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Sabato, 27 Aprile 2024
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Una messa e una festa per Yelfri Guzman, il giovane cuoco al quale hanno sparato a Pescara

Prima la messa nella chiesa di San Domenico e poi il pranzo nella trattoria Di Renzo per dare il bentornato al 23enne che da 8 mesi sta facendo riabilitazione

Un pranzo di Natale con Yelfri Guzman, intitolato "Il Rincòntro", con il quale dare il bentornato al giovane cuoco di 23 anni, che vive a Chieti e che venne raggiunto da 5 colpi di pistola mentre stava lavorando in un locale di piazza della Rinascita (piazza Salotto, ndr) a Pescara.
È quella che ha organizzato la comunità dominicana in Abruzzo (in prima linea la mamma Melani e l'amica Marisol) e l'associazione Folklor Arte della Tia Gin per il suo connazionale che è tornato alla vita dopo 8 mesi di cure e terapie (tra Pescara e Sulmona) utili a recuperare dai traumi riportati a causa dei colpi di pistola.

«Diamo il benvenuto a Yelfri Rosado Guzman», si legge nell'invito alla festa, «insieme inizieremo una delle stagioni migliori e più attese dell'anno».

Nel corso del pranzo, che si è tenuto nella trattoria Di Renzo in via Valignani ieri, domenica 11 dicembre, non sono mancati spettacoli musicali, cibo, tradizione, ospiti speciali, un video tributo, musica, danza, Babbo Natale e tanto altro. Un sorridente Yelfri, sulla sedia a rotelle, ha apprezzato l'iniziativa organizzata da amici e parenti dopo i non facili mesi vissuti in questo 2022. Lui, con la forza che lo contraddistingue, prosegue il percorso di riabilitazione motoria per arrivare a usare nuovamente anche gli arti inferiori. Prima della festa c'è stata una messa nella chiesa di San Domenico. Nel corso della festa non è mancato uno spazio dedicato al suo sport, il pugilato, con uno scambio di colpi simulati con l'amico Mike e il suo allenatore a fare da arbitro. «Yelfri è davvero un miracolo», dice l'amica Marisol che gli è sempre stato accanto fin dal primo giorno, «era praticamente morto ma è tornato alla vita grazie a una grandissima forza di volontà. E sta vivendo questo suo percorso sempre con il sorriso e con la voglia di vivere. Non nutre rancore verso nessuno perché come ha detto in un'intervista "cattivi si nasce non ci si può diventare"». 

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