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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Casalbordino

Esplodenti Sabino, l'impegno di Marsilio per la cassa integrazione ai 70 dipendenti e per la riconversione aziendale

Vertice in Comune, stamani, a Casalbordino, per fare il punto sul futuro dell'azienda chiusa dallo scorso 13 settembre, quando un'esplosione è costata la vita a tre operai, come già accaduto a dicembre 2020

Incontro in Comune, questa mattina, a Casalbordino, per fare il punto sul futuro della Esplodenti Sabino e dei 70 lavoratori dell'azienda dove, lo scorso 13 settembre, tre persone sono morte in un incidente sul lavoro: Giulio Romano di Casalbordino, Fernando Di Nella di Lanciano e Gianluca De Santis di Palata (Campobasso). Una tragedia avvenuta neanche tre anni dopo quella del 2020, quando il 21 dicembre un'altra esplosione costò la vita a Paolo Pepe di Pollutri, Nicola Colameo di Guilmi, e Carlo Spinelli di Casalbordino.

Al vertice odierno, convocato dal sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, hanno partecipato anche il presidente Marco Marsilio e l’assessore regionale al Lavoro, Pietro Quaresimale.

L'incontro è stato organizzato soprattutto per discutere della possibilità di ottenere la cassa integrazione per i 70 dipendenti rimasti senza stipendio, dopo la chiusura immediata della fabbrica, ormai più di un mese fa. 

“Ci siamo impegnati su due livelli – ha esordito il presidente Marsilio – mi occuperò, insieme all’impresa e al ministero della Difesa, di costituire il tavolo di lavoro volto alla riconversione dell’attività aziendale e alla modifica dei processi produttivi che la Sabino Esplodenti ha proposto per migliorare la sicurezza dei lavoratori. L’assessore Quaresimale, con il supporto degli uffici regionali, solleciterà invece l’Inps, come già avvenne tre anni fa in occasione del primo incidente, per attivare la cassa integrazione ordinaria. Bisogna mettere in sicurezza i lavoratori che hanno perso lo stipendio e soprattutto dare una prospettiva stabile all’azienda per la riapertura dell’attività”.

Alla riunione hanno partecipato anche i proprietari della Sabino Esplodenti, il senatore Etel Sigismondi, i sindacati e i sindaci del comprensorio.

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