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Inaugurata la panchina arcobaleno in piazza Carafa: “A Chieti non c’è posto per l’omolesbobitransfobia”

Taglio del nastro a Chieti Scalo per la panchina realizzata dall’associazione Arcigay Chieti Sylvia Rivera e patrocinata dal Comune. Il sindaco Ferrara: "Questo è un segno di civiltà che non andrebbe neanche discusso"

È stata inaugurata questa mattina in piazza Carafa la panchina Arcobaleno, la prima del progetto “Le Panchine dei Diritti” promosso dal Comune di Chieti.

L’iniziativa porta la firma dell’associazione Arcigay Chieti Sylvia Rivera, presente al taglio del nastro arcobaleno con i propri volontari accanto al sindaco Diego Ferrara, all’assessore all’Ambiente e politiche comunitarie Chiara Zappalorto e al consigliere comunale Paride Paci.

La panchina riporta i sei colori della bandiera dell’orgoglio Lgbti ed è dedicata alla lotta all’omolesbobitransfobia, la discriminazione perpetrata in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Per l’Arcigay Chieti possiede una duplice simbologia: “Da un lato la presa di posizione insieme all’amministrazione comunale alla lotta alle discriminazioni riconoscendo nell’omolesbobitransfobia una piaga sociale da debellare attraverso la formazione e l’informazione, dall’altra un simbolo di visibilità per tutte le persone lgbti+ che vivono in contesti non accoglienti e non inclusivi sul territorio teatino. A Chieti -  afferma Arcigay Chieti - non c’è posto per l’omolesbobitransfobia”.

“Questo è un segno di civiltà che non andrebbe neanche discusso. Sono molto contento oggi perché per Chieti sia un simbolo della tolleranza, della civiltà, della solidarietà e della inclusività sociale: è un tratto che coltiverò nei miei 5 anni di amministrazione” le parole del sindaco Ferrara durante l’inaugurazione.
 

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