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Venerdì, 26 Aprile 2024
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ICity Rank 2020: Chieti tra le città meno digitali d'Italia. La classifica

Se l'impatto dell’emergenza Covid-19 ha accelerato la trasformazione digitale di molte grandi città italiane, così non è stato per altri capoluoghi. I risultati del rapporto ICity Rank 2020 del Forum PA

Chieti è tra le città meno digitali d’Italia: un triste primato certificato dal rapporto ICity Rank 2020 di FPA, società del gruppo Digital360. Nella classifica delle città italiane più digitali tra i comuni capoluogo, Chieti è addirittura penultima, al 106° posto, dopo c’è soltanto Agrigento.

“Ritardi cronici” per le città classificate agli ultimi posti con Chieti, tutte del sud: oltre ad Agrigento, Taranto, Avellino, Caserta, Carbonia, Nuoro, Enna.

L’impatto dell’emergenza Covid19 ha accelerato la trasformazione digitale delle città italiane, ma non in modo uniforme: le più 'avanzate' restano le città metropolitane e del Nord: Firenze è il capoluogo più digitale d’Italia, sul podio insieme a Bologna (seconda) e Milano (terza), seguite da Roma, Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Venezia. 

Nell’anno della pandemia, l'annuale ricerca di FPA ha indagato il percorso di trasformazione digitale delle città italiane, analizzando le performance dei 107 comuni capoluogo su 8 indicatori aggiornati al 2020: accessibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, adozione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e tecnologie di rete intelligenti. L’indice di trasformazione digitale, media aritmetica degli 8 indicatori settoriali, permette di costruire il ranking delle città più digitali d’Italia.

A Chieti il punteggio è di 222 (la prima classificata ne ha 872)

La classifica vede le prime dieci città con un livello di digitalizzazione definito “molto avanzato”; segue un gruppo di altre 15 di livello “avanzato”: Parma, Reggio Emilia, Palermo, Pavia, Brescia, Genova, Lecce, Cremona, Prato, Bari, Pisa, Verona, Vicenza, Bolzano e Forlì. Nel ranking ci sono poi 23 città con un livello “discreto”: Rimini, Mantova, Livorno, Monza, Piacenza, Siena, Ravenna, Treviso, Udine, Perugia, La Spezia, Napoli, Ferrara, Novara, Pordenone, Padova, Trieste, Lodi, Arezzo, Pesaro, Ancona, Verbania, Lecco. E ancora 24 capoluoghi di livello “intermedio” e altri 27 con una digitalizzazione solo “avviata”. E poi ci sono le 8 città con ritardi critici, aree meno mature dal punto di vista digitale, come viene definita Chieti.

In Abruzzo troviamo la città di Teramo al 94° posto, L’Aquila all’85esimo, Pescara è la più digitalizzata e si trova a metà classifica, 53esima. 
 

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