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A Vasto due eventi per il Giorno del ricordo, che commemora le vittime delle foibe

In mattinata la deposizione di una corona d’alloro nel centralissimo largo Tommaso Saraceni, intitolato al concittadino ucciso dalle truppe titine; nel pomeriggio un convegno in Comune

Sabato 10 febbraio, a Vasto, è in programma la celebrazione cittadina del Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita con legge n. 92 del 30 marzo 2004 al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Due gli eventi in programma per questa importante ricorrenza. Alle ore 10, c'è la deposizione di una corona d’alloro nel centralissimo largo Tommaso Saraceni, l’area intitolata nel 2019 alla memoria del concittadino vittima delle Foibe. “Il finanziere vastese in forza alla legione territoriale di Trieste - ha ricordato il sindaco Francesco Menna - fu catturato il 2 maggio 1945 dalle truppe titine nella Caserma Campo Marzio insieme ad altri commilitoni e deportato verso la Jugoslavia, dove trovò la morte. Nel gennaio 2017, nell’ambito dell’annuale celebrazione del Giorno del Ricordo alla Camera dei Deputati, alla presenza dell'allora presidente Laura Boldrini, Saraceni fu insignito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella della medaglia commemorativa in riconoscimento del sacrificio offerto alla patria. Con deliberazione n. 18 del 22.02.2017, il consiglio comunale intitolò a Tommaso Saraceni il largo compreso tra l’innesto di via Vittorio Veneto e via XXIV Maggio”.

Nel pomeriggio, alle ore 17, nella sala consiliare del Comune, si terrà il convegno “Di memoria in memoria. Per non dimenticare ogni atrocità”, promosso dalla Società Vastese di Storia Patria “Luigi Marchesani” e che vedrà quali relatori la professoressa Gabriella Izzi Benedetti e il generale Gianfranco Rastelli.

“Il Giorno del Ricordo, che questa città vive solennemente da oltre un decennio, è l’occasione - hanno dichiarato il sindaco Menna e l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta - per richiamare alla memoria, in particolare delle giovani generazioni, quella che può giustamente dirsi una delle più grandi barbarie del secolo scorso, che si consumò nella complessa vicenda del confine orientale: un pezzo di storia che va fatto conoscere senza mai scadere nella retorica ingiustificata del pregiudizio di parte. Solo così potremo realizzare nei fatti un’Europa che sia per davvero, come afferma il presidente Mattarella, una terra riconciliata con il proprio passato, la patria, oggi e per sempre, dell’amicizia, della comprensione, del primato di ogni persona, nel rispetto delle diversità e dei diritti”.

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