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Il Festival della Lettera d'amore si arricchisce del "premio alla bontà"

Lunedì 7 agosto la cerimonia di premiazione della prima edizione a Torrevecchia Teatina: premi a don Aldo Buonaiuto, Luca Fortunato, Elia Pegollo, Andrea Rubino ed Edoardo Winspeare

Prosegue oggi, domenica 6 agosto, il Festival della lettera d’amore a Torrevecchia Teatina: alle ore 20, a PalazzoValignani, ci sarà la cerimonia di premiazione riservata agli studenti delle scuole, da parte della giuria formata da Anna Crisante, Monica Ferri, Maria Cristina Esposito, Giovanna Tacconelli, Barbara Verì. Nel corso della manifestazione sarà anche assegnato il Trofeo della Lettera d’amore all’etnomusicologo Luigi D’Agnese e alla band degli Uscitanord.

Lunedì 7 agosto, invece, si terràla prima edizione del premio Lettera d’Amore “alla bontà”, promosso con i catechisti della parrocchia di San Rocco, giuria presieduta da Don Nico Santilli: appuntamento alle ore 18.30 a Palazzo Valignani, cui seguirà alle 21 la proiezione del film “La vita in comune”, all’aperto.

I riconoscimenti

A don Aldo Buonaiuto, direttore diocesano per i migranti, parroco della Collegiata San Nicolò di Fabriano, vice direttore delle comunicazioni sociali della Diocesi di Fabriano-Matelica, svolge il ministero di esorcista. La motivazione: “per lo spirito che l’anima e lo conduce tra le donne crocifisse, tra i poveri e i migranti, per il bene copioso che porta tra quelli che nessuno osserva o considera, perché riporta la luce del Divino su chi ne è stato allontanato, per indifferenza e per i troppo facili errori degli uomini. Don Aldo tra di noi è la testimonianza vera del Cristo e il maggior interprete della parabola del Buon Samaritano. Che il suo esempio costituisca un faro per tutti noi”.

A Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme di Chieti, che fa parte dell’Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, perché “la sua vita è una gioiosa condivisione dei sentimenti dell’umiltà e della povertà, perché Luca è un vero ministro di Dio, al servizio di chi ha bisogno”.

Ad Andrea Rubino che con la clownterapia e altre iniziative è vicino ai bambini dell'orfanotrofio e a quelli malati: “per il suo talento, la bontà, che diffonde attorno a sé, soprattutto presso i bambini, affinché la vita possa sorridere loro anche nei momenti meno felici”.

Ad Elia Pegollo, attivista del Wwf e di Legambiente, fondatore del centro culturale La Pietra Vivente: “per la sua condotta irreprensibile che lo ha portato a difendere i più deboli, oggi rappresentati dall’ambiente, dai bambini, dalle popolazioni indigene la cui terra viene minacciata dagli interessi di mercanti senza scrupoli, le multinazionali. Elia è un alto esempio di come si possa vivere per gli altri, generosamente, con un’energia e una passione senza limiti né spaziali né temporali”.

Ad Edoardo Winspeare, egista, sceneggiatore e attore: “per la sua adozione poetica del mondo, che gli appare in una bellezza che spesso si cela agli esseri umani, perciò egli cerca di manifestarne l’intensità, prima attraverso le azioni in difesa dell’ambiente, poi con il cinema, come regista e come attore, in pellicole che testimoniano la preziosità della bontà, spesso introvabile ma alla fine generosa proprio nei confronti delle creature più bisognose e sensibili. I suoi film tessono storie intime, di persone in crisi, in preda a problemi di ogni sorta, in specie economiche, ma dotate di speranza, e della capacità del riscatto, che le porta a rinascere dalle proprie ceneri, libere e in armonia con il mondo”.

Il festival proseguirà nei giorni successivi con la cerimonia di premiazione del concorso l’8 agosto, con uno spettacolo teatrale il 9 e uno spettacolo di danza il 10 agosto, per concludersi il 12 con il finissage della mostra d’arte.

Primo premio alla bontà

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