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Sabato, 27 Aprile 2024
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Coronavirus nelle carceri abruzzesi: è scontro tra Regione e sindacati

Dopo l'intervento dell'assessore Verì che rassicurava sull'assenza di contagi tra i detenuti è arrivata la replica della Cgil

Nessun caso di Covid fra i detenuti delle carceri abruzzesi secondo la Regione, situazione diversa descritta dai sindacati. Sul tema era intervenuta l'assessore regionale Nicoletta Verì, evidenziando come le misure messe in atto su disposizione del referente regionale per le emergenza Albani, si sono dimostrate efficaci per contenere e limitare la diffusione del Coronavirus negli istituti penitenziari. Già dal mese di febbraio erano state imposte prescrizioni molto rigide per i nuovi ingressi in istituto e per i detenuti che venivano trasferiti in Abruzzo da altre regioni.

"Già in quella prima fase era previsto un periodo di quarantena di 14 giorni e un successivo tampone negativo per poter essere ammessi nella comunità carceraria. Misure mantenute anche oggi, nonostante la possibilità, introdotta dalla normativa nazionale, di ridurre la quarantena a 10 giorni".

Misure di prevenzione, prosegue la Verì, sono state applicate anche agli agenti di polizia penitenziaria sottoposti a tampone ogni 30 giorni come da accordi fra Regione, Asl e provveditorato dell'amministrazione penitenziaria: "Anche questo monitoraggio costante del personale ci ha consentito finora di mantenere sotto controllo la situazione nelle nostre carceri, che rappresentano una delle situazioni più delicate sotto il profilo della diffusione dei contagi proprio per le particolari dinamiche che caratterizzano gli istituti di pena".

Il coordinatore regionale del sindacato Fp Cgil Abruzzo Molise del comparto Sicurezza, Giuseppe Merola, delinea, invece, un'altra realtà. "Seppur in numeri esigui", afferma Merola, "vi sono stati invece detenuti contagiati in alcuni territori (Lanciano, Vasto e Teramo) e altrettanti poliziotti penitenziari, specie alla casa circondariale dell'Aquila. Dopo molteplici richieste di screening al personale penitenziario aquilano, da parte della Fp Cgil, è dovuta intervenire la prefetta che ha garantito, di concerto con la direzione, l'effettuazione dei test molecolari nei drive in, visto che i lavoratori li stavano effettuando a pagamento presso laboratori privati". 

Nelle carceri abruzzesi la situazione epidemiologica "è attualmente e fortunatamente sotto controllo, nonostante la comprensibile preoccupazione, grazie alle scrupolose attività preventive messe in campo dall'amministrazione penitenziaria e il buon senso, nonché spirito di sacrificio silenzioso e quotidiano dei lavoratori. L'assessore Verì se ritiene necessario acclamare l'azione governativa e politica a favore delle carceri abruzzesi, bisogna farlo con dati e fatti che sostengono la realtà e le rivendicazioni sindacali che sono state fatte sin ora. Non vogliamo incalzare polemiche e continueremo ad offrire la nostra collaborazione istituzionale nell'interesse della comunità penitenziaria".

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