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Comitato ristretto dei sindaci a Villa Santa Maria: "Area senza copertura per emergenza e servizi territoriali"

Sopralluogo del presidente Ferrara e dei colleghi al distretto sanitario per toccare con mano stato e criticità dei servizi sanitari: "Di 16 ambulatori iniziali, ne sono rimasti solo 6"

Si è svolto nella mattinata odierna l’annunciato incontro fra i membri del Comitato ristretto dei sindaci della Asl e i rappresentanti istituzionali del comprensorio di Villa Santa Maria, dove si sono recati i sindaci di Chieti, Diego Ferrara, presidente dell’organismo, di Atessa, Giulio Borrelli, e Casoli, Massimo Tiberini. All’incontro erano presenti anche il sindaco di Villa Santa Maria, Pino Finamore, e quello di Gamberale Maurizio Bucci.

“Continua il nostro cammino sul territorio, per toccare con mano stato e criticità dei servizi sanitari, che ci vengono via via rappresentati dai colleghi sindaci e di cui ci faremo portatori in seno alla direzione della Asl, com’è accaduto fino a oggi – riferiscono gli amministratori – Per quanto riguarda il comprensorio sono due i problemi maggiori, in primis c’è la situazione in cui versa attualmente il servizio di emergenza-urgenza che non risponde più ai requisiti della domanda e soprattutto dei rischi, perché la postazione del 118 non ha più il medico ed è fornita solo di infermiere, questo in un territorio che non ha un ospedale nelle immediate vicinanze, oltre ad avere una mobilità difficile, in quanto area montana. Altro problema importante è quello del depauperamento dei servizi territoriali, nello specifico il Distretto sanitario di base di Villa Santa Maria, riferimento per un’area vasta. Il sindaco ci riferisce che con il centro unico di prenotazione un tempo raccoglieva utenza da tutta la provincia, ma con gli anni ha perso sia infermieri e operatori sanitari, sia prestazioni. Dei 16 ambulatori iniziali ne sono rimasti solo 6 e di questi, due, quello di geriatria e di psichiatria, da giugno 2023 vedranno ridotte le prestazioni, perché sarà fruibile solo una volta al mese, cosa altamente penalizzante anche considerando l’età media della popolazione dell’intera area”.

“Un peccato perché stamane – continuano i sindaci - a fronte del sopralluogo fatto dopo la riunione, abbiamo potuto constatare che il Distretto è in condizioni ottime, ma negli ultimi 4 anni a causa dei pensionamenti, delle mancate assunzioni e rimpiazzi dell’organico c’è stata una desertificazione dei servizi ambulatoriali specialistici. Un confronto approfondito e proficuo e istanze condivise e condivisibili, che porteremo in seno alla prossima riunione del Comitato, perché la Asl attivi percorsi capaci di dare le risposte concrete che i sindaci e la comunità aspettano da tempo. Le questioni, sono infatti state già poste alla dirigenza della Asl; sarà dunque più agevole anche per noi sollecitare azioni volte a dare alle zone interne e a questo comprensorio su cui gravitano almeno 20 comuni, l’attenzione e i provvedimenti che meritano, affinché il diritto alla salute, la prevenzione e la cura vengano sempre garantiti”.

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