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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Come cambierà la sanità a Chieti: previsti interventi per le case e un nuovo ospedale di comunità

In Abruzzo aumenta la popolazione over 65, molto più che nel resto del Paese. Per questo motivo è fondamentale intervenire sul sistema sanitario e il Pnrr mette a disposizione oltre 87 milioni di euro alla sanità territoriale in regione, anche a Chieti

In Abruzzo aumenta la popolazione over 65, molto più che nel resto del Paese. Per questo motivo è fondamentale intervenire sul sistema sanitario e il Pnrr mette a disposizione oltre 87 milioni di euro alla sanità territoriale in regione, prevedendo tra le altre cose 11 nuovi ospedali di comunità e 40 case di comunità.

Chieti è il quinto comune con più risorse complessive previste per le case della comunità, però ripartite su due progetti. Uno per una struttura di tipo hub, in via Valignani (2,4 milioni di euro), l'altro per una casa spoke per 810mila euro. Sopra i 3 milioni complessivi anche Teramo, dove è prevista la realizzazione di una casa hub del valore di 3,1 milioni di euro.

Annunciati anche nuovi ospedali di comunità. L'intervento più corposo previsto dal contratto di sviluppo della regione è quello di Teramo. Oltre 4 milioni di euro per una superficie di intervento di 1.140 metri quadri. Cifra comparabile per l'ospedale di comunità da realizzare a Chieti (3,9 milioni di euro).

Questi interventi sono pensati per far fronte al crescente bisogno della popolazione abruzzese, che nei prossimi anni vedrà aumentare ulteriormente la quota di residenti di almeno 65 anni. Questi potrebbero passare da essere circa un quarto del totale (24,7% nel 2021, a fronte del 23,5% nazionale) al 37,9% nel 2050.

La sfida non riguarda solo la quantità di risorse da destinare al comparto salute, ma l'intero assetto del sistema nei prossimi decenni. E che comporta la necessità di digitalizzare i servizi e sviluppare la telemedicina. Ma anche costruire presidi fisici diffusi sul territorio, che siano punti di accesso al sistema sanitario per la popolazione.

È doveroso, inoltre, raggiungere territori spesso isolati, come quelli dell'Abruzzo interno, dove già oggi abita la popolazione più anziana e quindi potenzialmente più bisognosa di assistenza sanitaria.

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