Chieti sotterranea da record: affluenza oltre ogni limite alle giornate Fai di primavera [FOTO - VIDEO]

Un’affluenza oltre ogni previsione per visitare la Chieti sotterranea sabato e domenica appena trascorsi, accompagnati dall’entusiasmo e dalla voglia di far riscoprire la città comune a tanti volontari che si sono spesi per organizzare le Giornate Fai di primavera. Adesioni record al weekend di aperture straordinarie, organizzate con un itinerario in centro storico alla scoperta dei quattro ipogei visitabili per l’occasione: la via Tecta di palazzo de’ Mayo, i sotterranei del palazzo della Prefettura in piazza Umberto I, quelli in largo Carbonari e la cisterna romana di via Gizzi.

Lunghe code sotto i portici di corso Marrucino già dalla giornata di sabato, quando in molti sono rimasti fuori dai gruppi per via di una adesione così imponente che nemmeno gli organizzatori si aspettavano.

Ad accompagnare i visitatori, a passeggio attraverso una storia di oltre duemila anni, i volontari della delegazione Fai di Chieti, la consulta dei Giovani di Ripa Teatina, gli apprendisti ciceroni del liceo "I. Gonzaga", lo Speleo Club di Chieti, con il supporto del Nucleo Operativo Teate, di Palazzo de' Mayo, della Provincia, del Comune di Chieti e delle famiglie Sanità di Toppi e Giampietro

"Un evento da ripetere con maggiore frequenza - il tenore dei commenti - senza aspettare occasioni ‘straordinarie’ per far rivivere la città che, anche senza inventarsi niente di particolare, solo per le bellezze che la caratterizzano ad ogni passo, tutti i fine settimana potrebbe richiamare migliaia di avventori se soltanto ci fossero più cura, dedizione e lungimiranza". 

Giornate Fai di Primavera 2022: Chieti sotterranea

"Negli ipogei, dove i gruppi potevano entrare solo in numero contenuto e uno per volta, abbiamo registrato nelle due giornate duemila persone" fa sapere la delegazione di Chieti del Fai rimarcando quella che è stata "una grande risposta, ancor più significativa se si riflette sul fatto che l’offerta di luoghi aperti dal Fai in Abruzzo per queste Giornate di primavera comprendeva oltre 40 mete, tutte di straordinaria bellezza, notevole interesse e attrattiva. Queste due giornate se confermano, ove ce ne fosse bisogno, le enormi potenzialità di richiamo del patrimonio culturale teatino, dall’altra non possono non lasciarci nella semplice attesa di futuri, certamente necessari e urgenti, progetti di valorizzazione, ma impongono una riflessione perché nell’immediato ciò che è possibile aprire alla pubblica fruizione venga messo a sistema e organizzato per aperture da subito programmabili con le forze disponibili. Noi ci siamo".