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Casette dell'acqua chiuse a Lanciano, il sindaco: "Società morosa, ha voluto interrompere il servizio"

Il contratto con la Happy Water srl è scaduto nel novembre 2023, a marzo la società era stata diffidata per le somme non versate al Comune. Il sindaco Paolini: "Ad oggi non abbiamo ricevuto i pagamenti dovuti e più volte richiesti"

“Siamo, a tutt’oggi, ancora in attesa di ricevere i pagamenti contrattualmente dovuti e reiteratamente richiesti, così che in conseguenza la società ha ritenuto di chiudere il rapporto con il Comune di Lanciano che ha solo chiesto il rispetto degli impegni assunti con il contratto”. È la replica del sindaco Filippo Paolini alle critiche per la chiusura, dopo 13 anni, delle casette dell’acqua arrivate dall'ex assessore all'ambiente Davide Caporale.

In data 20 novembre 2023 è scaduto il termine di durata del 'Contratto di concessione aree fontane pubbliche' stipulato dalla Happy Water srl con il Comune di Lanciano – spiega in una nota il primo cittadino - Ai sensi dell’art. 2 del citato contratto, detta società è tenuta a smantellare le strutture collocate nelle aree adibite e a ripristinare lo stato dei luoghi. La Happy Water srl, inoltre, è a tutt’oggi inadempiente nel pagamento delle posizioni debitorie pregresse, risalenti al 2019, per le quali il Comune di Lanciano è ancora in attesa dei riscontri documentali richiesti”.

Nello specifico, secondo il Comune, la società avrebbe dovuto far pervenire - come da contratto - i dati riferiti al totale degli incassi annuali, al fine di poter operare il calcolo delle somme spettanti all’ente del 16,6 % per i punti di distribuzione di: via Guido Rosato, via Napoli, piazzale stazione vecchia e via Cipollone, oltre alla somma mensile di 500 euro per il punto di distribuzione di Sant’Onofrio, successivamente inserito con ulteriore convenzione.

“Nonostante le citate e reiterate inadempienze, protrattesi nel tempo – continua Paolini - sollecitate sia formalmente sia per le vie brevi, e nonostante l’impegno preso dagli organi direttivi della Happy Water in una riunione, dalla medesima richiesta e ottenuta, svoltasi presso il settore competente di provvedere ad evadere le richieste formalizzate, nonché il pagamento di una prima tranches del debito (corrispondente a 4.034,80 euro e di cui alla diffida, a firma di uno dei legali comunali, del 24 marzo 2023), da un controllo contabile effettuato dal Settore competente, non soltanto detto pagamento risulta non essere mai pervenuto, ma altresì dicasi per le suindicate ulteriori e legittime richieste del Comune”.

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