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Sabato, 27 Aprile 2024
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Caos in A14 e file chilometriche, l'Anci: "I prefetti si mobilitino"

Le richieste dopo che negli ultimi giorni in tanti si sono trovati a fare file di cinque ore per percorrere 150 km

Un intervento coordinato con il Mit, le Regioni e l'Autorità giudiziaria perche' si trovi una soluzione alternativa al sequestro così da mettere fine al caos che interessa la A14 e i migliaia di cittadini che la attraversano.

Lo ha chiesto ai prefetti il p presidente dell'Anci Abruzzo, Gianguido D'Alberto dopo che negli ultimi giorni in tanti si sono trovati a fare file di cinque ore per percorrere 150 km. Una richiesta che l'Anci intende portare avanti in accordo con le analoghe associazioni di tutte le regioni interessate.

"L'Abruzzo - afferma D'Alberto - non merita di essere trattato come una terra residuale, ma meritevole di maggiore giusta attenzione, anche perchè già martoriata dal sisma". Per il presidente Anci la situazione "è inaccettabile" in seguito ai sequestri fatti dal gip di Avellino sfociati in code chilometriche cui si aggiunge il disagio creato dai mezzi pesanti cui è stato vietato il transito intasando la statale 16 nel tratto tra Pineto, Roseto, Silvi.

"A tal proposito - sottolinea D'Alberto - i sindaci si stanno mobilitando e noi siamo al loro fianco. Senza un intervento risolutivo questa situazione rischia di protrarsi per un tempo ancora indeterminato - sottolinea - provocando un danno gravissimo ai nostri collegamenti con il resto del Paese con pesanti ripercussioni sulla nostra economia, nonche' sulla nostra vita civile e sociale. Il collegamento autostradale adriatico e' una infrastruttura nazionale, pertanto il disservizio che si sta producendo e l'enorme effetto sulla circolazione - conclude il presidente Anci Abruzzo - deve essere affrontato come emergenza nazionale".

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