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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bonus psicologo, l'Ordine Abruzzo: "Una soluzione tampone, la strada da seguire è un'altra"

Nelle quattro province abruzzesi, prima con la pandemia e poi con la guerra, è aumentato il ricorso agli psicologi e alla psicoterapia

 "Uno strumento d'emergenza, una soluzione tampone, ma la strada da seguire è un'altra: avere strutture pubbliche dotate di dipartimenti di psicologia, con tanti psicologi al loro interno. In tal senso il settore pubblico ha bisogno di una vera e propria riforma".

Il presidente dell'Ordine degli psicologi della regione Abruzzo, Enrico Perilli, ha commentato all'agenzia Ansa il decreto che attiva il 'bonus psicologico', sottolineando che anche nelle quattro province, prima con la pandemia e poi con la guerra, è aumentato il ricorso agli psicologi e alla psicoterapia.

"Anche in Abruzzo - sottolinea Perilli - c'è stato un aumento significativo delle problematiche legate a tre grandi blocchi: problematiche depressive, problematiche ansiose e fobiche e disturbi dell'alimentazione. In passato c'era una forte crisi nel settore della psicologia intesa soprattutto come attività libero professionale, momenti caratterizzati da una grande offerta e da una domanda poco consolidata".

Perilli spiega come "in poco tempo la richiesta è cambiata. Sicuramente per effetto della pandemia prima e della guerra dopo, ma non solo. Ad esempio, anche dopo il terremoto c'è stato un maggiore ricorso agli psicologi. Si è capito che la psicoterapia non è un bene di lusso e non è qualcosa 'per i matti'. La società, d'altronde, è sempre più competitiva, sempre più escludente e c'è stato anche un cambio generazionale. Abbiamo assistito a uno sdoganamento dal punto di vista culturale".

Il presidente dell'Ordine degli psicologi abruzzese racconta che "oltre ai tre blocchi depressione, ansia, disturbi alimentari, c'è un aumento dei fenomeni legati al narcisismo e aumentano anche i comportamenti paranoidei, amplificati dalla guerra, che rende i cittadini privi di strumenti di interpretazione. Altro problema che registriamo anche in Abruzzo - conclude Perilli - è quello del disagio adolescenziale, che si esprime in molti modi: bullismo, autolesionismo, ritiro sociale, comportamenti devianti. All'origine di tali fenomeni c'è la cosiddetta liquidità della società". 

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