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Il “Bernabeo” di Ortona torna ad essere ospedale di base

Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, nell’ambito del riordino della rete ospedaliera. L'ospedale manterrà il Pronto Soccorso h24 e implementerà i servizi

Il “Bernabeo” di Ortona può tornare ospedale di base: lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, nel corso di una conferenza stampa questa mattina. Una proposta formulata nell’ambito del riordino della rete ospedaliera. 

"In base al numero degli accessi e a quella che è l'esigenza orografica e di possibilità di accesso questo presidio da oggi in poi, o meglio ancora nella nuova rete che andremo a presentare, sarà definito ospedale di base. Darà la garanzia sull'apertura del pronto soccorso, cosa non scritta nei documenti ereditati, e che le sale operatorie saranno attive” ha spiegato Verì riferendo che “le risultanze della nostra istruttoria sono state condivise anche con il Ministero, che valuta positivamente le prestazioni rese dal Bernabeo e la fondatezza della nostra proposta. Essendo un vero ospedale avrà un Pronto soccorso che è tale a tutti gli effetti e le specialità che consentono di accogliere anche l’emergenza”. 

Presenti in conferenza stampa nella sala convegni del presidio, il sindaco di Ortona Leo Castiglione, il consigliere regionale Fabrizio Montepara, il direttore del Dipartimento salute della Regione Abruzzo Claudio D’Amario, il manager Asl Thomas Schael, il direttore sanitario Asl Angelo Muraglia, il responsabile della Direzione medica di presidio Fernando Di Vito, il direttore del Dipartimento chirurgico Carmine Lanci. 

“La classificazione di ospedale di base mette al sicuro questo presidio - ha precisato Schael - con la dotazione di specialità di medicina e chirurgia che fanno la differenza e permettono di esprimere al meglio anche la vocazione chirurgica che da sempre ha caratterizzato il Bernabeo. Intanto sono state già riattivate le sale operatorie con la ripresa delle attività di day surgery già da questa settimana, così da rispondere alle necessità di un’ampia utenza che durante la pandemia ha sofferto non poco dello stop dato per necessità alle prestazioni non urgenti”. 

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco, il quale ha sottolineato che “è stata finalmente fatta giustizia, perché sono state accolte le istanze avanzate da anni”. 

Finanziato, infine, l'acquisto di un nuovo eco cardiografo  destinato alla Cardiologia del presidio.
 

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