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Arrestato il ladro di Casalincontrada, il sindaco scrive ai concittadini: "Costante il mio impegno per garantire la sicurezza"

Con una lettera aperta, Vincenzo Mammarella replica alle critiche di quanti, nelle settimane in cui il paese è stato preso di mira dai furti, lo hanno accusato di non aver fatto abbastanza per tutelare la comunità: "Costante il mio contatto con forze dell'ordine e prefettura"

Torna a scrivere ai suoi concittadini il sindaco di Casalincontrada, Vincenzo Mammarella, dopo l'arresto dell'uomo del posto accusato di numerosi furti anche in paese. Una lunga lettera per rivendicare il proprio impegno nella soluzione di un problema, quello dei furti, che per settimane ha preoccupato i cittadini, e rispondere alle accuse di non essersi occupato a sufficienza della questione.

"Le indagini condotte dalla stazione dei carabinieri di Casalincontrada in relazione agli accadimenti dell'ultimo periodo - ricostruisce il primo cittadino - hanno portato a un risultato per il quale ringrazio il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Alceo Greco, per la vicinanza mostrata nei miei confronti e il maresciallo Valentina Fama, comandante della stazione dei carabinieri e i suoi collaboratori. La mia - chiarisce - non è una comunicazione interessata a qualsiasi fine, bensì un diritt -dovere: quello di trasferire con la massima energia la mia visione".

"In questi ultimi mesi - rivendica il sindaco - ho dedicato la mia attenzione alle difficoltà dei cittadini che a ragione, con gli sguardi in mia presenza e con aperte considerazioni in altri luoghi mi chiedevano: 'Cosa stai facendo? Cosa fanno le forze dell'ordine?'. Sono consapevole che questo è lecito. Quello che non condivido sono le affermazioni gratuite, false e pretestuose, le insinuazioni e le denigrazioni delle persone a livello individuale, soprattutto quando non corrispondono alla verità. La libertà di pensiero, il diritto di parola, la facoltà di critica sono intoccabili. Ci mancherebbe altro".

"Nei momenti difficili - scrive ancora Mammarella - il sindaco assume sulle sue spalle le vicissitudini e le problematiche dell'intera comunità e personalmente mai mi sono sottratto a questa responsabilità. Per fare chiarezza sugli eventi che hanno colpito la nostra comunità e soprattutto riportare serenità stante che purtroppo, cavalcando l'onda della preoccupazione generale, alcuni si sono profusi in interventi che altro effetto non hanno prodotto che quello di esacerbare ulteriormente gli animi". 

Ed è a questo punto della lettera aperta che il sindaco spiega i passi compiuti per tutelare i suoi concittadini. "Come primo cittadino - chiarisce - raccolto il senso di allarme diffuso nella nostra comunità, mi sono relazionato e coordinato con le forze dell'ordine e direttamente con il nostro comandante della stazione carabinieri; nelle mie comunicazioni ho puntualmente informato i cittadini del coinvolgimento anche della prefettura, che è stata investita tempestivamente della problematica che il nostro territorio stava vivendo, cosi integrando una fattiva collaborazione tra tutti gli enti e gli uffici coinvolti. Infatti, nessun risultato utile poteva essere realisticamente raggiunto senza una interazione e un raccordo tra dette istituzioni. Una strada che si percorre nella riservatezza, prevista dal codice di procedura penale, delle attività investigative, nelle richieste motivate e conseguenti decisioni assunte dalla procura della Repubblica".

"Lo Stato Italiano - prosegue Vincenzo Mammarella - è uno Stato di diritto, e come sindaco ho prestato giuramento al rispetto della legge; come uomo posso comprendere coloro che si sentono minacciati dall'eccessivo garantismo che alberga nella gestione della giustizia, coloro ai quali sembra quasi che le istituzioni si mettano dalla parte di chi viola i precetti; a questi cittadini mi sento di dire che non è così! Ma mi sento anche di dire che la Giustizia non si fa da sé! La giustizia ha i suoi tempi, il rispetto dei diritti codificati è la misura del senso civile, ripagare una violazione con altra violazione non è la via giusta, soprattutto non è la via che noi cittadini di Casalincontrada meritiamo! Siamo una comunità coesa e virtuosa, viviamo il senso di appartenenza, abbiamo senso civico e soprattutto ancora, ripeto, ci fidiamo delle istituzioni dello Stato". 

Il sindaco spiega inoltre di aver intrapreso già dai primi giorni di gennaio un dialogo con la prefettura, che ha portato all'organizzazione di una riunione del comitato provinciale di sicurezza, che sarà convocata a breve, "anche a seguito della mia richiesta di stipulare una convenzione diretta alla istituzione, di concerto con la prefettura, del cosiddetto Controllo di Vicinato; ulteriormente precisando che detto progetto non viene autorizzato semplicemente a seguito di richiesta da parte dell'amministratore, ma prevede una valutazione da parte della prefettura e un iter molto complesso. Questo è un progetto in itinere e non è un'idea dell'ultima ora".

"Il tema della sicurezza - conclude il sindaco di Casalincontrada - è un tema estremamente delicato, e personalmente ritengo che in assenza di sicurezza non sia possibile cementare valori su cui la comunità fonda la sua identità; pertanto mi preme tranquillizzare la cittadinanza sulla mia presenza continua, attiva e vigile e nell'interesse di tutti".

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