"No ai botti di Capodanno": l'appello dell'associazione teatina alle amministrazioni comunali

Rinnova l'appello alle amministrazioni comunali a dire basta ai botti di Capodanno che tanto nuocciono agli animali l'associazione L’altra parte del guinzaglio odv.

Nata nel 2023 per dare voce alle preoccupazioni, disagi e pericoli che i cittadini riscontrano nella vita quotidiana con i nostri amici a quattro zampe, l'associazione teatina vuole portare all’attenzione delle amministrazioni il problema dei botti, una usanza obsoleta ma che si ripresenta inevitabilmente nel periodo delle festività.

"È ormai scientifico - spiegano -  che l’esplosione di petardi, razzi, botti, fuochi d’artificio e altri materiali esplodenti cagioni disagio, stress, reazioni fobiche, finanche morte negli animali domestici ma anche selvatici (volatili, cani, gatti, equidi, etc.).

Gli animali hanno una diversa percezione dei rumori rispetto all’umano: la rumorosità dovuta alle esplosioni si trova nel range di frequenze in cui l’animale presenta una maggiore sensibilità al suono. Tali valori, che potremmo classificare come semplicemente “fastidiosi” per l’uomo, possono essere percepiti come “insopportabili” per l’animale che reagisce dunque secondo uno o più effetti che vanno ad alterare il suo stato causando tremore violento, fuga incontrollata, reazioni aggressive violente, sintomi cardiorespiratori intensi".

L’associazione L’altra parte del guinzaglio odv a nome dei propri soci ha dunque richiesto formalmente l'adozione di ordinanze di divieto di utilizzo e vendita di materiali esplodenti e di serrare i controlli in tal senso.

In provincia di Chieti diversi comuni l'anno scorso, come Vasto e Paglieta, avevano raccolto l'appello di associazioni e cittadini. Nel capoluogo dal dieci anni vige il divieto perrmanente di esplodere botti e petardi sul territorio.