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Cronaca Chieti Scalo / Viale Benedetto Croce

Prima le pugnalate allo scalo, poi lo schianto sul colle: polizia vicina alla svolta

Secondo gli inquirenti sarebbero collegati i due episodi avvenuti nella notte tra sabato e domenica in città

Emergono ulteriori dettagli sull’aggressione avvenuta nella notte tra sabato e domenica in viale Benedetto Croce, dove un giovane di 24 anni è stato accoltellato per futili motivi davanti ad un locale.

La polizia, che domenica ha ascoltato i testimoni, sarebbe vicina all’individuazione dei responsabili dell’aggressione, i tre giovani dall’accento campano: sarebbero gli stessi che poco dopo sono andati a schiantarsi in via Papa Giovanni XXIII a bordo di una Ford Ka, sfondando la ringhiera di un palazzo e finendo nel sotto strada. Due sono rimasti feriti, uno di loro è ricoverato in prognosi riservata mentre il terzo è fuggito subito dopo l'incidente. L’auto, intestata a uno degli occupanti, è stata sequestrata e i giovani sono accusati di lesioni aggravate.

Il giovane aggredito allo Scalo invece, un manovale di 24 anni, sarebbe il fratello di Emanuele Cipressi, in carcere per l’omicidio di Fausto Di Marco, ucciso il 9 ottobre scorso con un coccio di bottiglia alla gola. Tra i due episodi non ci sarebbero collegamenti: secondo la ricostruzione della polizia il manovale è stato aggredito per futili motivi da due, tre persone, con accento campano, che subito dopo si sono date alla fuga. Il giovane ha riportato ferite alla mano e al torace ed è stato ricoverato in ospedale con una prognosi di un mese. 

Per il sindaco Di Primio la città sta iniziando a mostrare segni di deterioramento del tessuto sociale. “È evidente che dipende molto anche da come vengono gestiti alcuni locali – ha dichiarato all’Ansa -  e dipende molto dall’attenzione che si pone nel conservare un livello di sicurezza anche per coloro che frequentano questi locali. Io non faccio una guerra alla movida, perché non è un fenomeno a poter determinare la violazione delle regole del convivere sociale però è altrettanto vero che il ripetersi di questi fenomeni inizia a richiedere un’attenzione diversa da parte soprattutto delle forze dell’ordine. Per parte nostra farò fare un nuovo giro di controlli su tutte le attività che possono essere soggette a questo tipo di degenerazione”.
 

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