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Il dottor Cuko illustra un innovativo sistema di mappaggio per l’ablazione delle aritmie cardiache

Ad utilizzarlo è il responsabile del servizio di elettrofisiologia interventistica e aritmologia degli Istituti ospedalieri Bresciani del gruppo San Donato, che da oltre 10 anni collabora con la Fondazione Padre Alberto Mileno Ets di Vasto

Il dottor Amarild Cuko, specialista in cardiologia, presenta un innovativo sistema di mappaggio per l’ablazione delle aritmie cardiache utilizzato dallo stesso che è responsabile del servizio di elettrofisiologia interventistica e aritmologia degli Istituti ospedalieri Bresciani del gruppo San Donato, che da oltre 10 anni collabora con la Fondazione Padre Alberto Mileno Ets di Vasto. 

I sistemi di mappaggio tridimensionale sono strumenti tecnologici estremamente avanzati che permettono lo studio accurato delle aritmie cardiache e che vengono utilizzati durante le procedure ablative. L’accuratezza del sistema consente di individuare in modo veloce e preciso l’origine delle aritmie all’interno delle diverse camere cardiache, permettendo poi di poter eseguire, nella stessa seduta, la procedura di ablazione. Le aritmie più frequentemente sottoposte ad ablazione sono le aritmie sopraventricolari come la fibrillazione atriale, la tachicardia atriale, la tachicardia parossistica sopra ventricolare (TPSV), e alcune aritmie ventricolari come l’extrasistolia ventricolare o la tachicardia ventricolare. Nello specifico questo sistema consente un mappaggio tridimensionale delle camere cardiache aumentando l’accuratezza del risultato, pur riducendo in maniera importante il tempo di procedura e l’esposizione di paziente ed operatore ai raggi X.

“La maggior parte delle procedure ablative - dichiara il dottor Cuko - sono eseguite su pazienti affetti da fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale, infatti, è l’aritmia di gran lunga più comune nei pazienti sopra i 60 anni. Questa aritmia può cronicizzare e causare e/o aggravare patologie cardiovascolari rilevanti come l’ictus e lo scompenso cardiaco. Data la complessità della patologia, l’utilizzo di una tecnica di mappaggio cardiaco ci consente di eseguire un intervento personalizzato sui diversi pazienti, e pertanto più accurato, veloce e con un miglior risultato a distanza di anni”.

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