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Tumini (Fdi) torna a chiedere le dimissioni del sindaco Ferrara: "Viola la legge e nasconde le carte alla sua stessa maggioranza"

Il componente del coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia torna sulla lettera indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere lo scioglimento del consiglio comunale

"Leggere che il sindaco Ferrara avrebbe nascosto persino alla sua stessa maggioranza l’interlocuzione con il prefetto è davvero raccapricciante e prova di una condotta omissiva".

Fabio Tumini, componente del coordinamento provinciale torna sulla lettera indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere lo scioglimento del consiglio comunale. Sulla questione Ferrara aveva replicato ai nostri microfoni.

Sugli effetti dello scioglimento del consiglio comunale "perchè Ferrara e i suoi hanno violato la legge nessuna paura per il risanamento. Loro di certo non servono e la prova è la mancata approvazione del bilancio riequilibrato nei termini previsti dalla norma. Nessuna paura neppure per le eventuali responsabilità delle passate amministrazioni. A questo dovrà pensare la Corte dei Conti non l'amministrazione comunale. L'unico pericolo che corre la città è avere un sindaco che viola la legge e nasconde le carte alla città e alla sua stessa maggioranza.

Prova della mala fede nel bocciare la pregiudiziale sta nelle parole dell'assessore Stella che oggi, tardivamente e colpevolmente, dice di aver sollevato il problema del rispetto del termine di approvazione del bilancio, ma nulla ha fatto perchè fosse rispettato. Dove stavano lui e i suoi consiglieri quando è stata bocciata la pregiudiziale.  Perchè lui e Ferrara non hanno fatto il loro dovere dal 2 agosto 2023 al 2 novembre 2023? Cosa ha fatto l'assessore al bilancio invece di predisporre, rispettando i termini, l'ipotesi di bilancio da inviare al Ministero?

L'assessore Stella e Ferrara pensino piuttosto a risolvere il problema dell'immobile da dare alla Asl per aprire il nuovo distretto sanitario a Chieti Scalo.
Tornado al bilancio, il termine previsto dalla Legge, come detto più volte, è perentorio ed entro quella data il bilancio deve essere non solo approvato, ma anche presentato al Ministero. Ferrara e i suoi, hanno rispettato questa previsione di legge? Il resto sono solo le chiacchiere e mistificazione.
Per questo, ho nuovamente notiziato il ministro dell’Interno  della denuncia dei consiglieri di maggioranza che dicono di non sapere nulla della lettera del 16 ottobre della Prefettura e delle parole dell’assessore Stella, che ci ha fatto sapere che aveva allertato la giunta sul problema del termine di approvazione.Ci sono un sindaco e un presidente del consiglio che sulla pregiudiziale mentono al consiglio ed una giunta che tiene nascosta ai consiglieri la risposta del Ministero inviata dalla prefettura.

C'è una maggioranza di centro sinistra, nessuno escluso, che litiga per la nomina degli assessori e che, ormai in confusione, violando il dovere di trasparenza, nasconde le carte e omette di dare fondamentali informazioni ai consiglieri. Non è più possibile che la città capoluogo sia amministrata da dilettanti attaccati alle molto remunerative poltrone. Se Ferrara ha ancora un briciolo di dignità, prenda atto del suo fallimento politico ed amministrativo e, visto che ormai è rimasto completamente solo, rassegni le dimissioni senza attendere il pronunciamento del Ministro".

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