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Scuole chiuse, il prefetto raccomanda ai sindaci il rispetto delle regole e l'opposizione attacca Ferrara

I consiglieri Pompilio e Riccardo accusano il primo cittadino per l'ordinanza di sospensione delle attività didattiche e gli chiedono di ritirarla

"Quello cui stiamo assistendo in queste ore è l’ennesimo, drammatico gioco delle parti sulla pelle di bambini e ragazzi. Sulla pelle di chi, cioè, rappresenta il futuro delle nostre comunità. Si tratta di una cosa, per noi, intollerabile". È l'accusa che arriva dai consiglieri comunali di opposizione Giampiero Riccardo (Chieti Viva) e Serena Pompilio (Azione Politica); ques'ultima già ieri aveva polemizzato contro la decisione del sindaco di Chieti, Diego Ferrara, di chiudere le scuole nelle giornate di oggi e lunedì. 

Il riferimento è alla nota inviata ieri dal prefetto Armando Forgione ai sindaci dei 104 comuni della provincia, al presidente della Regione, al presidente della Provincia, al direttore generale della Asl e al direttore dell'ufficio scolastico provinciale. 

Nel documento, si legge che le ordinanze sindacali su eventuali sospensioni dell'attività didattica dovranno avere il parere dell'autorità sanitaria, "unica deputata in tal senso". In caso contrario, puntualizza il prefetto, i provvedimenti non sarebbero giustificati.

Inoltre, si legge, eventuali decisioni in tal senso dovrebbero essere motivate da "circostanze di straordinaria necessità", come focolai o rischi estremi di diffusione del Covid 19 nella popolazione scolastica. 

Infine, la parte più importante: il prefetto invita i sindaci che abbiano già adottato ordinanze carenti delle premesse evidenziate prima a "un tempestivo ritiro". 

E ora Riccardo e Pompilio accusano: "Decisioni prese sull’onda dell’emotività e della paura, e nella maggior parte dei casi, per finalità demagogiche e ricerca spasmodica di consenso. Decisioni prese, e questo sconforta ancora di più, ignorando persino le normative che regolano la tematica su cui intendono disporre ordinanze e regolamenti. Un’amministrazione - incalzano - che non sa che pesci prendere. Chiude le scuole premettendo di aver concordato la decisione con le massime autorità locali salvo venire smentita a stretto giro dal Prefetto che, quale organo di massima garanzia, manda delle precisazioni poiché l’ordinanza sindacale non ha nè capo nè coda". 

"Ancora una volta - attaccano - il Comune crea un incidente istituzionale (come già fatto con la Asl) poiché, nel tentativo di scaricare la responsabilità del proprio operato, cerca di giustificarlo attraverso una narrazione che si discosta dalla realtà dei fatti. Questo è il risultato di una amministrazione miope che non si avvale degli strumenti ad hoc deputati per l’approfondimento delle tematiche quali le commissioni, attualmente ferme, prendendo poi decisioni superficiali, mai sufficentemente ponderate".

I due esponenti di opposizione chiedono al sindaco Ferrara "di adeguarsi immediatamente alle disposizioni prefettizie onde evitare ulteriori danni alla popolazione scolastica, già fortemente provata dall’annosa questione mense".

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