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Scuola chiusa per demolire il vicino asilo nido, Verna (Azione): "Cattiva programmazione che crea disagio alle famiglie"

L'attacco dell'ex assessore alla giunta Paolini: l'intervento era previsto in estate o durante le vacanze di Natale, ma di volta in volta è stato rinviato fino alla decisione odierna di chiudere la primaria per ben 4 giorni

"È inconcepibile che un'amministrazione comunale lasci, per mancanza di programmazione, una scuola chiusa per una settimana intera. Il sindaco Paolini e i suoi assessori hanno lasciato passare due anni senza fare nulla e ora sono costretti a rincorrere l'emergenza, ovvero il rischio di perdere i fondi del Pnrr per i nidi comunali".

Giacinto Verna, consigliere comunale di Azione e candidato al consiglio regionale, interviene sulla notizia, ufficializzata ieri alle famiglie degli alunni con l'ordinanza n. 62 del sindaco Filippo Paolini, della sospensione delle attività didattiche del plesso della scuola primaria di Marcianese per l’esecuzione dei lavori di demolizione della struttura dell’asilo nido Il Sorriso.

"Alla fine a pagare per l’inefficienza programmatica dell’amministrazione Paolini saranno i bambini e le loro famiglie – attacca Verna, assessore ai Lavori pubblici nella precedente amministrazione Pupillo – molte delle quali mi hanno contattato per manifestare tutto il loro disappunto per la scelta fatta. Una scuola si chiude per emergenze, forze di causa maggiore, eventi improvvisi. Ma in questo caso nulla di tutto ciò. Si sono 'solo' resi conto adesso di essere in forte ritardo e che il Pnrr prevede tempi più stretti per la chiusura dei cantieri. L’assessore ai Lavori pubblici e l’amministrazione tutta non hanno avuto la capacità di organizzare la demolizione del nido Il Sorriso – di cui si sapeva da 2 anni! - né l’estate scorsa né durante le vacanze di Natale. Più di una volta ho sollecitato la giunta di centrodestra sia per non rischiare di perdere i finanziamenti, ottenuti dalla precedente amministrazione, sia per non creare disagi a chi frequenta la scuola. Dopo 28 mesi, invece, sono costretti a rincorrere il cantiere e a mettere in difficoltà non solo la didattica, sospesa a pochi mesi dalla fine dell'anno scolastico, ma le famiglie degli alunni che dovranno tenere i figli a casa per una intera settimana (considerata la settimana corta e la chiusura lunedì per le elezioni)".

"È questo il modello che la giunta camomilla di centrodestra vorrebbe esportare in Regione? - si domanda Verna -  Lo studio è un diritto, non può essere in balia dei tempi e della cattiva programmazione dell’amministrazione Paolini. E per il nido la Campanella come faranno visto che, addirittura, non hanno ancora finanziato e progettato la demolizione?".

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