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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Lanciano

"Donne che sostengono le donne": a Lanciano incontro con le associazioni e i centri antiviolenza

Iniziativa delle candidate di centrosinistra al consiglio regionale, Bendotti (Abruzzo Insieme), Aruffo (Alleanza Verdi e Sinistra) e Merlino (Pd), per ascoltare necessità e istanze di chi lavora sul territorio per la tutela delle donne

Aumentare il plafond dei finanziamenti destinati alle donne vittime di violenza; creare case di primissima accoglienza; accelerare la tempistica nell'elargire i fondi alle strutture che operano in difesa delle donne; istituzionalizzare e rendere pienamente operativi per conto della Regione i centri anti violenza. Sono solo alcune delle necessità ed istanze emerse ieri pomeriggio, 21 febbraio, nel corso dell'incontro organizzato, a Lanciano, dalle candidate al consiglio regionale Dora Bendotti (Abruzzo Insieme), Rita Aruffo (Alleanza Verdi e Sinistra) ed Elisabetta Merlino (Partito democratico) con le operatrici dei centri antiviolenza e le associazioni in difesa dei diritti delle donne.

Un incontro volutamente informale, tenuto all'hotel Excelsior, che ha consentito dialogo e confronto. Ad organizzarlo sono state le tre candidate per conoscere le necessità dei centri e degli sportelli antiviolenza dalla viva voce di chi vi opera tutti i giorni. Presenti all'incontro le responsabili delle associazioni Dafne; Donn'è, I colori dell'Iride; Centro italiano femminile (Cif) e associazione Ok. E tra le molte urgenze è stata condivisa da tutte le presenti la creazione di cosiddette 'case di transizione', ovvero luoghi sicuri, che possano rispondere in modo immediato all’emergenza, ma che sono diversi dalle case rifugio per la cui attivazione è necessaria una procedura particolare e un contesto di grave pericolo per l’incolumità della vittima (in tutto Abruzzo ne sono presenti 4-5).

“Spesso – hanno dichiarato le operatrici – ci troviamo completamente scoperte in un caso di emergenza dove è necessario agire subito, nel giorno stesso in cui veniamo contattate, molte volte anche dalle forze dell’ordine. Ma l’emergenza non può e non deve essere un carico del centro anti violenza che ha bisogno di 3-4 incontri per pianificare l’allontanamento, verificare le disponibilità, informare correttamente la donna e programmare la gestione dei bambini”.

Altro argomento condiviso è stata la formazione del personale che, in varie strutture, si occupa della prima accoglienza delle donne vittime di violenza, come ad esempio negli ospedali. In molti presidi di altre regioni come ad esempio la Toscana, infatti, sono attive le 'cartelle rosa', ovvero un percorso di accesso al Pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in collaborazione con enti istituzioni e le reti territoriali del centri antiviolenza che prevede, tra le altre cose, anche personale formato all’accoglienza il più possibile appropriata di donne e bambini vittime di violenza, e che sappia riconoscere determinati casi e di agire secondo un determinato protocollo.

Fondamentali per lo sviluppo di una cultura che scardini gli stereotipi sulle donne e contro le donne, diventano inoltre anche la conoscenza, l’educazione al rispetto e al dialogo, temi che per la candidata di Abruzzo Insieme, Dora Bendotti, devono essere veicolati nelle scuole da “personale qualificato e formato e che deve agire di pari passo con gli sportelli di ascolto già presenti nei nostri istituti”. Ancora, per la candidata alle regionali di Abruzzo Insieme l’impegno del prossimo governo regionale “dovrà riguardare l’aumento dei finanziamenti riservati alla difesa dei diritti e della salute delle donne e destinati ai centri anti violenza le cui operatrici vengono pagate appena 20 euro l’ora e quello di accorciare i tempi burocratici di erogazione dei finanziamenti. I tempi sociali – ha sottolineato Bendotti – non corrispondono ai tempi burocratici, si deve fare di più”.

Da sinistra Elisabetta Merlino, Dora Bendotti e Rita Aruffo

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