"Faccendieri fra Abruzzo e Roma per il project financing": l'intervento di Marsilio finisce sul tavolo della procura
Il consigliere di opposizione Mariani ha chiesto la trasmissione del discorso nel consiglio regionale sulla rete ospedaliera alla procura della Repubblica, per tutelare la propria immagine: il presidente ha parlato del governo di centrosinistra guidato da D'Alfonso
Finisce all'attenzione dei giudici l'intervento del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, ieri in consiglio, nel corso della discussione sulla nuova rete ospedaliera, poi approvata.
Come riprota l'agenzia Lapresse, il consigliere Sandro Mariani, capogruppo di Abruzzo in comune, infatti, ha chiesto la trasmissione alla procura della Repubblica dell'intervento di Marsilio, in particolare nella parte in cui avrebbe raccontato di "faccendieri che all'epoca della giunta D'Alfonso facevano la spola tra l'Abruzzo e Roma interessati al project financing sugli ospedali abruzzesi", ventilando "anche il fatto che le nomine di alcuni direttori generali e amministrativi di quel periodo fossero state fatte per compiacere alcuni interessi particolari". Mariani ha presentato istanza per tutelare la propria immagine, in quanto all'epoca era capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale.
"Per quanto riguarda la giunta D'Alfonso - chiarisce - l'unico project financing istruito è quello ereditato dalla giunta di centrodestra a guida Chiodi che ha riguardato l'ospedale di Chieti e su questo ci sono stati ben due procedimenti penali che si sono conclusi con due richieste di archiviazione. Project financing ostacolato da precise posizioni politiche ed economiche. Nulla è dato sapere su eventuali accertamenti per le nomine 'ispirate' di direttori generali e amministrativi Asl dell'epoca. Di fatto, se ci fosse un'indagine in corso, la questione non potrebbe essere conosciuta perché soggetta a segreto istruttorio".