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Elezioni comunali 2020

Febbo canzona Di Stefano: "La presupponenza della non conoscenza, altro che novità dell’esperienza"

L’assessore regionale, che si è autosospeso da Forza Italia per sostenere il candidato civico Di Iorio alle amministrative, replica punto per punto al candidato sindaco della Lega

Dopo le ultime esternazioni di Fabrizio Di Stefano su candidati e liste del cosiddetto polo civico a sostegno del candidato sindaco Bruno Di Iorio, è Mauro Febbo a replicare anche a nome della lista Forza Chieti.

“Le dichiarazioni dell’ex senatore Di Stefano – osserva Febbo - denotano un certo nervosismo elettorale, come se la sua sicurezza di vittoria al primo turno sia definitivamente sfumata. Questo perché le sue dichiarazioni sono piene di livore, che addirittura denotano “ignoranza” sulle competenze e funzioni a vari livelli istituzionali a cui lui pure ha partecipato”.

Poi l’assessore regionale autosospeso da Forza Italia replica punto per punto alle accuse del candidato sindaco della Lega. 

“Da ex consigliere regionale, Di Stefano dovrebbe sapere che Giancarlo Zappacosta è dirigente perché vincitore di concorso fin dal 1993 e non certo incaricato o nominato da me e di cui mi pregio di servirmi della sua capacità professionale e formativa e profonda conoscenza anche sui finanziamenti europei.

Lo stesso ex consigliere regionale Di Stefano – continua Febbo - non ricorda che il sottoscritto è stato ed è assessore regionale, ma mai ha avuto la delega al Patrimonio e/o ai Lavori Pubblici a cui spetta di intervenire per il ripristino del Palazzo dello studente detto ‘le mattonelle rosse’.

Per il parcheggio a ridosso dell’ospedale, chieda conto ai suoi candidati del governo cittadino uscente del perché non si sono attivati per dare seguito alle proposte della Asl, per la realizzazione dello stesso, anche tramite project financing. Così come sul parcheggio dietro il tribunale che darebbe risposte all'economia e al commercio della città. O ancora se ricorda l’appoggio incondizionato al progetto Maltauro da parte del sindaco Di Primio, che solo grazie alle mie battaglie dall’opposizione si è rilevato un 'bluff' economico e strutturale”.

Febbo non risparmia neanche il sindaco uscente. “Chieda sempre al suo sostenitore sindaco Di Primio, come mai si è ‘pavoneggiato’ della progettazione sulla funicolare, sapendo già che i fondi del Masterplan erano solo la metà di quanto fosse il costo reale dell’opera e soprattutto, se mai sono stati valutati i costi della manutenzione annuale e straordinaria. Sempre ai suoi candidati e alleati, chiedesse a proposito di dissesto, come mai ancora il Comune non ha recepito l’indagine geologica sulle due presunte frane di Santa Maria che interessano migliaia di cittadini e non hanno ancora avviato l’iter di riclassificazione dell’area, per accedere ai finanziamenti dedicati a questi fenomeni”.

Fino ad arrivare al programma proposto da Di Iorio, il candidato sindaco favore del quale Mauro Febbo si è spogliato dei simboli di partito: “Un programma che  è stato costruito proprio sulla discontinuità rispetto alla giunta uscente, proprio per dare quelle risposte che la città, nella sua interezza, si aspetta da anni: per esempio allo Scalo relativamente al nuovo distratto sanitario e area parcheggi, sottocomando di polizia municipale, vera e funzionale delegazione e potrei continuare, ma lo scoprirà nei prossimi giorni altrimenti scopiazza”.

E conclude: “Vorrei ricordare a chi oggi si riempie la bocca di manifestazioni nella città alta che la stessa ha anche la parte bassa che necessita di pari dignità e soprattutto che lo Stellario è stato ideato e realizzato dal sottoscritto, così come i fondi per la riqualificazione del campetto alla villa sono stati già stanziati per opera del sottoscritto”.
 

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