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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

D'Alessandro rilancia l'appello sull'utilizzo della denominazione "Montepulciano"

L'onorevole di Italia Viva: "Serve mobilitazione sul Montepulciano, il 18 alla Camera vanno difese le nostre ragioni"

Il “Dm Etichettatura”, che vuole una liberalizzazione dell'uso dei vitigni in etichetta, sta mettendo a rischio a rischio la denominazione del Montepulciano, ma le altre regioni sono contrarie al reinserimento del sinonimo “cordisco” per indicare il vitigno “montepulciano” nel Registro nazionale varietà delle viti.

Il 18 dicembre, presso la commissione agricoltura della Camera dei Deputati, i rappresentanti dei produttori di vino di Lazio, Puglia, Molise, Marche e Umbria saranno auditi per sostenere le loro ragioni, in contrasto con l'Abruzzo, sull'utilizzo della denominazione "Montepulciano: l'onorevole Camillo D'Alessandro di Italia Viva ammette di trovare "alquanto strana e sospetta la nostra assenza tra gli auditi". Da qui la decisione di scrivere una lettera indirizzata all'assessore regionale all'Agricoltura Emanuele Imprudente, al sottosegretario all'agricoltura Luigi D'Eramo, ai parlamentari abruzzesi e al Consorzio di Tutela del Montepulciano d'Abruzzo chiedendo "di farsi parte attiva per una identica richiesta di audizione, meglio se nella stessa seduta, in modo che possano essere chiare le ragioni di tutti".

Nella missiva poi D'Alessandro aggiunge: "Credo che questa delicata partita vada seguita direttamente dal sottosegretario all'agricoltura Luigi D'Eramo e dai parlamentari abruzzesi di ogni schieramento, che auspico siano presenti tutti il 18 in commissione anche per esercitare il loro dovere di difesa delle regioni dell'Abruzzo. Anche da fuori credo sia mio dovere continuare a seguire i lavori che riguardano l'Abruzzo e sono certo che non mancherà la vostra mobilitazione".

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