Crisi al Comune di Ortona: arriva la diffida del prefetto, si dimettono altri consiglieri
Martedì scorso la diffida del prefetto di Chieti ad approvare il bilancio di previsione 2024/2026 entro i successivi venti giorni. Castiglione non rassegna le dimissioni e punta a evitare il commissariamento. Intanto la maggioranza dei consiglieri comunali si è dimessa
Pare irreversibile la crisi all'interno del Comune di Ortona. Dopo aver azzerato la giunta, per la terza volta in un anno, il sindaco Leo Castiglione ha manifestato l'intenzione di non rassegnare le dimissioni confermando dunque la volontà di restare in carica. Nel frattempo la maggioranza dei consiglieri comunali si è dimessa ed è arrivata una diffida da parte del prefetto della provincia di Chieti, Mario Della Cioppa, per l'approvazione del bilancio di previsione 2024/26.
Proprio l'ennesima crisi di maggioranza a Ortona ha fatto saltare l'approvazione del documento contabile del Comune, che era prevista entro il 15 marzo. Ora il sindaco ha venti giorni di tempo per trovare un nuova maggioranza e approvare il bilancio, evitando così il commissariamento.
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Questa mattina intanto i consiglieri comunali di minoranza Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simona Rabottini, Simonetta Schiazza, Italia Cocco, Antonio Sorgetti e Simonetta Faraone hanno presentato le dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Ortona, dando il via alla procedura di scioglimento del consiglio comunale e favorendo l’arrivo immediato del commissario straordinario.
"Ormai dal 15 marzo scorso la città di Ortona, per la terza volta in due anni, è stata di nuovo senza governo – dichiarano gli ex consiglieri comunali di opposizione – dopo che il sindaco Leo Castiglione ha revocato la nomina degli assessori. Di fronte all’ostinazione del sindaco di andare avanti solo per una personale convenienza politico-elettorale e all’incapacità dello stesso di prendere atto del fallimento del suo progetto amministrativo, abbiamo voluto favorire con le nostre dimissioni l’arrivo del commissario straordinario e l’urgente ripresa delle attività amministrative nell’interesse della comunità ortonese, poiché vi era il concreto rischio della perdita di un ulteriore mese in un periodo delicato per la nostra città”.
