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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Il Comitato dei sindaci a Schael: "Ha rifiutato il confronto con sette primari"

Il presidente Ferrara e gli altri sindaci membri replicano al direttore Asl: "Non siamo un tribunale, è lui a fare politica. Incontri i primari in una nuova seduta per dare le risposte che ha loro negato"

“Meraviglia non poco che un Comitato di sindaci Asl, regolarmente eletto, venga accusato di faziosità perché si fa garante del magnifico rettore e di sette primari che rappresentano gran parte di quell’ateneo che anima il policlinico Ss Annunziata di Chieti. Professionalità acclarate che chiedevano un confronto sulle condizioni gravi dei reparti che loro affrontano ogni giorno. Non siamo un tribunale, assolutamente, ma nemmeno un organo della dirigenza: siamo un organismo di democrazia che ha semplicemente consentito, democraticamente a queste eccellenze, di esprimere il proprio disagio e il proprio malessere per le condizioni della sanità della nostra provincia”. Dura la replica dei sindaci del Comitato ristretto della Asl di Chieti alle esternazioni del direttore generale sull’ultima seduta dell’organismo.

“Schael avrebbe dovuto dialogare con i primari, non rifiutare il confronto, facendo così una scelta che è stata sì politica – incalzano il presidente Diego Ferrara e i sindaci membri di Vasto, Atessa, Casoli e Ortona Francesco Menna, Giulio Borrelli, Massimo Tiberini e Leo Castiglione - Hanno parlato, testualmente, di carenza cronica di personale, di approvvigionamenti effettuati saltuariamente e in modo costantemente incompleto, di sedute e sale operatorie insufficienti e inadeguate, denunciando una mancanza di condivisione di scelte strategiche con il dg della Asl”.

“Schael non disponendosi a un pacifico confronto, sperava forse di nascondere la polvere sotto il tappeto. Come Comitato una colpa ce l’abbiamo – continuano i sindaci - quella di non aver permesso questa operazione e di non aver consentito che dalle carte risultasse un confronto che nella realtà non c’è stato. Riteniamo che a fare politica non siano i cinque membri di un organismo che dovrebbe essere di supporto al direttore generale, visto che a dare fuoco alla polemica è stata proprio una sua dichiarazione alla stampa, nata nell’ambito di un confronto interno sulla seduta con i primari. Lo dimostra anche la pronta discesa in campo di quei sindaci e forze politiche che si sono apprestate a difendere a spada tratta il manager nel momento in cui sono venute a galla criticità e magagne, ma non hanno mosso un dito per difendere i propri presidi, dove calano le prestazioni in modo sconcertante, in cui non si assicurano i servizi alla comunità e chi deve curarsi è costretto ad andare fuori”.

“Questa è la condizione della sanità nella nostra provincia e non solo nella provincia di Chieti. A Schael abbiamo offerto una seconda opportunità, invitando i primari a tornare in seno al Comitato perché possano avere risposte ufficiali e in sua presenza, non a seduta finita e senza contraddittorio. Se lui non fa politica, agevoli questo dialogo – concludono i sindaci del Comitato ristretto - perché le polemiche non cancellano i tanti e importanti problemi che affliggono la sanità del territorio e che lui avrebbe dovuto affrontare e risolvere, perché questo è ciò che fa un manager e lo fa per assicurare ai cittadini il diritto che hanno di curarsi”.

A difesa del direttore generale Thomas Schael, dopo il sindaco di Lanciano, scende anche quello di San Salvo, Emanuela De Nicolis. “Un attacco che ritengo ingiustificato ed eccessivo, frutto più di appartenenza politica che dello stato delle cose – dichiara il primo cittadino - Sulla sanità si sono sempre accesi gli animi. Siamo consapevoli che è il settore più difficile da gestire e che dovrebbe occuparsi della salute di tutti i cittadini. Andando a memoria la sanità abruzzese, figlia anche dei ripetuti cambi di gestione siano essi di questa o quella parte, ha ricevuto critiche. Eppure ci sono delle eccellenze, nei diversi ospedali abruzzesi, garantite da medici competenti e da un sistema sanitario fatto da bravi tecnici, bravi infermieri, bravi operatori sanitari. Se si parla di confronto non mi sembra di aver scambiato delle chiacchiere con i sindaci che fanno parte del Comitato ristretto per una linea di condotta comune sulla sanità della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Eppure da loro non vengono lesinate critiche. Il sistema sanitario di questa provincia sta recuperando rispetto alle aziende sanitarie del resto della regione. A Schael va riconosciuta chiarezza e determinazione. Personalmente posso constatare che ciò che ha promesso sta mantenendo. Ci sono state nuove assunzioni, sulla sanità territoriale sta investendo anche utilizzando fondi del Pnrr per una sanità più diffusa e vicina agli utenti, nuova diagnostica per avere refertazioni più veloci e complete. Non biasimo la passione politica dei Menna e dei Ferrara, ma ritengo che lo scontro, anche alimentato dalle prossime elezioni politiche, non debba e non possa avvenire sul terreno della salute dei cittadini. Tutti noi vogliamo una buona sanità. Un diritto di tutto sancito dalla Costituzione”.

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