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Chiusa la Psichiatria a Lanciano per un portoncino rotto, il trasferimento dei pazienti a Chieti sovraccarica il reparto

La denuncia del consigliere regionale dei 5 stelle Taglieri, che ricostruisce l'accaduto: il 23 dicembre, un degente ha danneggiato la porta, ma il danno non è ancora stato riparato, con inevitabili disagi

Un portoncino rotto, un reparto chiuso da 15 giorni e i pazienti trasferiti in un altro ospedale. È la vicenda denunciata dal capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio regionale, Francesco Taglieri, che accusa la Asl: "Pessima gestione dell'emergenza per un danno risibile". Il riferimento è al reparto di Psichiatria dell'ospedale Renzetti di Lanciano, i cui degenti sono stati spostati al Santissima Annunziata di Chieti.

Lo scorso 23 dicembre, infatti, un paziente si è scagliato contro il portoncino del reparto, danneggiandolo. “Non è la prima volta che si verificano queste situazioni – spiega Taglieri - ma questa volta la direzione strategica della ha deciso di chiudere il reparto, perché incontrollabile senza porta, e i pazienti sono stati dimessi o trasferiti nel nosocomio di Chieti. Ma il reparto di Chieti, attualmente, ha in dotazione 5 posti letto, a causa dei lavori di ampliamento della struttura. Da come ci segnalano, quindi, i pazienti psichiatrici sarebbero ricoverati in corsia, con tutti i disagi del caso".

"Pertanto – continua il consigliere regionale - tutta l’offerta psichiatrica della provincia di Chieti, a oggi, si riduce ai 5 posti letto del Santissima Annunziata. E non è dato sapere quando e se il reparto di Lanciano riaprirà, visto che sono passati già 16 giorni che, anche al netto delle feste di Natale, sono un periodo lunghissimo se pensiamo alla necessità di garantire un servizio psichiatrico che tuteli i pazienti fragili e le loro famiglie. Non è certo pensabile che chi ha bisogno di monitoraggio h 24 sia tenuto in corsia, e tanto meno che sia rispedito a casa prima del dovuto. Una preoccupazione non fondata sul nulla, visto che da oggi hanno aperto un day hospital a Lanciano per la psichiatria. Una soluzione che non può essere percorsa, poiché un paziente acuto, o un richiedente tso (trattamento sanitario obbligatorio, ndc), non può essere tenuto in custodia diurna per poi tornare a casa la notte. Non parliamo di patologie trattabili a tempo, chi viene ricoverato in psichiatria ha bisogno di monitoraggio costante h 24".

"È davvero inaccettabile – incalza Taglieri – che per un portoncino rotto e non sostituito ci sia un reparto aChieti in sofferenza, con già 12 pazienti, e uno a Lanciano chiuso, che qualcuno vorrebbe sostituire con un day hospital. Non vorrei che dietro il ritardo per la banale sistemazione di una porta ci sia l’ennesima volontà di depauperare l’ospedale di Lanciano di un servizio essenziale per il territorio. Basti pensare che oggi, se venisse previsto un tso, i pazienti dovrebbero essere mandati in altra provincia, o peggio in altra regione, con costi elevati per le casse pubbliche della Asl e quindi della Regione Abruzzo”, conclude.

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