Zona rossa lunghissima, Cna alla Regione: "Paghi il conto dei ritardi con nuove risorse"

II prolungamento della permanenza in ‘zona rossa’, dopo che la stessa era stata anticipata, unito al ritardo nell’erogazione dei ristori regionali alle categorie colpite rischia di avere esiti durissimi per l’economia dell'Abruzzo. A ribadirlo è la Cna che chiede alla Regione di pagare il conto dei ritardi con nuove risorse finanziarie da mettere subito a disposizione del sistema produttivo nuove risorse finanziarie.

Per il presidente della Cna regionale, Savino Saraceni, "adesso si dovrà porre rapidamente rimedio a una situazione in cui siamo stati cacciati, con scelte rivelatesi azzardate, da un’anticipazione dell’ingresso in ‘zona rossa’ disallineata dai criteri nazionali: decisione che non ha tenuto conto delle possibili conseguenze al momento della revoca. Con il risultato di essere ora l’unica regione italiana nelle condizioni di massima restrizione, di veder evaporare il lungo ponte dell’Immacolata come possibile occasione di rivalsa per categorie produttive falcidiate nei redditi e nei fatturati dalla pandemia, di imboccare la strada che porta alle festività di fine anno nelle peggiori condizioni peggiori".

Ma più che recriminare, il punto per la Cna ora è cercare di rimediare al danno con nuove misure straordinarie. "Dei circa 177 milioni di euro stanziati dalla Regione con i suoi provvedimenti originari e le successive integrazioni, ovvero i Cura Abruzzo 1 e 2, ne sono sin qui arrivati nelle tasche dei destinatari, checché se ne dica, davvero pochi. E per un importo medio di poco superiore ai mille euro, - spiega Saraceni -  sulla cui congruità è superfluo aggiungere altro. Si tratta adesso di correre ed erogare entro la fine dell’anno, con uno scatto da velocista, tutte le somme residue che sono state impegnate, con uno sforzo della pubblica amministrazione chiamata agli straordinari".

Ma poi bisognerà individuare ulteriori risorse finanziarie da destinare alle categorie colpite.