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Economia

Indennità di 600 euro, oltre 1500 domande in Abruzzo: i dati della Cna

Le richieste di partite Iva e lavoratori autonomi sono state inoltrate da Epasa-Itaco

Sono più di 1.500 le richieste inoltrate in Abruzzo all’Inps attraverso la rete degli sportelli Cna del patronato Epasa-Itaco (partecipato anche da Confesercenti) per il riconoscimento dell’indennità di 600 euro assegnata dallo Stato come forma di sostegno “una tantum” a lavoratori autonomi e partite Iva che abbiano subìto riduzione o abbiano dovuto cessare la propria attività a causa dell’emergenza Coronavirus.

"L’utilizzo di tecnologie telematiche, che negli intenti dell’Istituto di previdenza avrebbe dovuto contribuire a snellire le procedure, alla prova pratica si è rivelato, almeno all’inizio, un grosso problema: l’invio delle domande, affidato in un primo momento ai singoli interessati, aveva infatti determinato un black-out del sistema informatico Inps, con l’inevitabile corredo – dice una nota nazionale di Epasa Itaco – di caricamenti bloccati, clessidre infinite, interruzione del servizio, difficoltà di inserimento delle deleghe".

A sblocco avvenuto, si è optato per una corsia preferenziale concessa ai patronati, come illustra Letizia Scastiglia, direttore della Cna di Chieti: "I nostri operatori della rete ex Epasa, ovvero della rete Cna, sparsi nelle quattro province della nostra regione, hanno istruito e inviato numeri significativi, a testimonianza della loro professionalità e del radicamento tra gli utenti di cui Epasa-Itaco gode. Anche se non si può negare il forte senso di frustrazione vissuto per ore il 1° aprile incollati davanti agli schermi dei computer, in una condizione di totale impotenza. Gli operatori degli uffici di patronato della rete Cna, in Abruzzo non hanno smesso in questo momento di difficoltà di prestare la loro assistenza a cittadini e imprese: quasi quotidianamente si formano e informano, confrontandosi con i vertici nazionali, per non essere impreparati a dare risposte precise e puntuali".

In attesa di capire se diverrà operativa anche la concessione di 200 euro aggiuntivi di contributo, "ma si tratta di capire quali saranno i criteri per l’erogazione" dice Scastiglia, l’attività prosegue a Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.

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