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Economia

Inps, la protesta continua: computer spenti e assemblee

Ancora computer spenti negli uffici in via Spezioli. Oggi le lavoratrici ed i lavoratori indosseranno cartelloni esplicativi contro la privatizzazione. Solidali gli utenti

Continua da oltre una settimana la mobilitazione all'Inps di Chieti per protestare, come nelle altre sedi italiane, contro i tagli imposti alle spese di funzionamento dell’Istituto e al salario dei dipendenti.

Dopo quello di ieri, anche oggi (10 ottobre) è previsto il black out informatico, una delle forme di protesta scelte dai lavoratori contro lo smantellamento della previdenza pubblica e dei servizi all’utenza.

"L'autogestione degli sportelli dove, contravvenendo alle circolari e ordini imposti dalla direzione generale, i dipendenti dell’Inps accettano anche le richieste cartacee e aiutano gli utenti stessi a formularle senza obbligarli a ricorrere all’invio telematico come deciso dal governo e dai vertici, è stata molto apprezzata dai pensionati e dall’utenza in genere. Tutti gli utenti, finora, ci hanno dato la loro solidarietà e sostegno  spronandoci a continuare la protesta contro la privatizzazione strisciante e concordata dell’Inps" spiega Silvio Di Primio dell'Unione Sindacale di Base.

Oggi, durante il nuovo black out informatico e l’assemblea giornaliera, tutti i lavoratori della sede di Chieti indosseranno cartelloni esplicativi delle conseguenze che i tagli stanno comportando all'ufficio di previdenza sociale.
 

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