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Le imprese tornano a sollecitare la Regione sul porto di Ortona: "Danni enormi per il mancato completamento"

A ribadirlo sono dieci imprese che gravitano e lavorano nel porto di Ortona e che chiedono alla Regione Abruzzo di accelerare sul dragaggio dello scalo marittimo, atteso dal 2015


“La mancanza del dragaggio e la piena funzionalità delle banchine nord e riva rendono inadeguato il porto alla sua piena vocazione commerciale". A ribadirlo sono dieci imprese che gravitano e lavorano nel porto di Ortona e che chiedono alla Regione Abruzzo di accelerare sul dragaggio dello scalo marittimo, atteso dal 2015. Il sollecito arriva dalle aziende Nervegna srl, Fiore srl, Fratino srl, Buonefra srl, Ecotec srl, Setra srl, Mariter srl, Ranalli srl, Di Sipio srl e Servimar srl.

"Il naviglio sta diventando sempre più grande - spiegano in una nota congiunta - i flussi portuali in continua crescita rendono urgente il completamento delle infrastrutture non potendo accogliere contemporaneamente due navi di grandi dimensioni, causando al sistema produttivo danni economici per le attese in rada". Un'attesa che, come spiegano, determina un aggravio di costi stimati di oltre 100 mila euro per la ditta destinataria della merce.

"Limiti che solo l’impegno della governance e della politica regionale può aiutare a risolvere e superare - sottolineano ancora chiedendo a gran voce "l’immediata cantierizzazione del dragaggio alla banchina nord nuova, ma anche la possibilità di palancare e dragare a mt 8,50 la banchina di riva consentendo l’utilizzo efficiente di circa 1 km di banchine. Tali interventi, che in altri porti sono di natura manutentiva, per il nostro scalo sono divenuti condizione essenziale di sopravvivenza per uno scalo che ha dimostrato capacità operative eccezionali ai fini dei traffici anche in periodo pandemico".

Nel primo quadrimestre 2021, nel porto di Ortona sono state movimentate 351.791 tonnellate di merci, in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono in crescita anche le toccate navi: da gennaio ad aprile 2021 sono state 144 (+18%) di cui 49 quelle delle porta rinfuse secche, pari al +22% rispetto al 2020.

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