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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

I sindacati penitenziari abruzzesi protestano contro l'attivazione di un nuovo Provveditorato a Perugia

Alzano “l'ascia di guerra” e annunciano battaglie contro il paventato rischio di un "ennesimo scippo". Una manifestazione è in programma lunedì 20 novembre

Le organizzazioni sindacali penitenziarie hanno annunciato per lunedì 20 novembre una manifestazione di protesta: motivo è la paventata questione vertente l'attivazione di un nuovo Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria a Perugia. 

I sindacati abruzzesi Sappe, Osapp, Uil, Uspp, Cisl, Cgil e Cnpp si dicono pronte a fronteggiare lo "scippo" che si configurerebbe, qualora lo schema di decreto del presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 15 Giugno 2015 n. 84 dovesse essere approvato così come impostato.

Le organizzazioni sindacali abruzzesi spiegano in una nota di aver “visto smuovere le acque ma il quadro dipinto da Marsilio e dal senatore Michele Fina lo vorrebbero vedere meglio "incorniciare" accompagnandolo con la messa a punto di una dura battaglia ad iniziare con un sit in di protesta dinanzi il palazzo della Regione Abruzzo a L'Aquila”.
In una lettera inviata al presidente Marsilio, al capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, all’Ufficio relazioni sindacali Dipartimento amministrazione penitenziaria Ida Del Grosso, al provveditore regionale Lazio-Abruzzo e Molise Maurizio Veneziano e alle segreterie sindacali nazionali le organizzazioni sindacali hanno annunciato per lunedì prossimo, alle ore 10, dinanzi palazzo dell'Emiciclo all'Aquila, una manifestazione di protesta col fine di sollecitare gli organi politici della Regione Abruzzo “affinché intervengano con maggiore insistenza presso il Ministro della Giustizia  facendo modificare il decreto oggetto del contendere, soprattutto nella parte che stabilisce e riorganizza i nuovi provveditorati”.

I sindacati auspicano “che la Regione Abruzzo, unitamente al Molise, possa trovare una giusta collocazione nella futura organizzazione. Il tutto tenuto conto di alcuni fattori peculiari tra i quali la presenza di 11 istituti penitenziari, 1a scuola di formazione per il personale ed una sede pronta ad essere utilizzata, costata svariati milioni di euro e che prima del 2015 già ospitava gli uffici del Prap.  Le Regioni Abruzzo e Molise, infatti, anche e soprattutto dal punto di vista geografico oltre che amministrativo sarebbero eccessivamente distanti dalla "disegnata" sede provveditoriale dislocata a Perugia. Reputano ciò del tutto incomprensibile – concludono i sindacati -  auspicando una giusta ed equa soluzione che tenga conto dei fattori di funzionalità, razionalità ed economicità nei futuri assetti dell’amministrazione penitenziaria”.
 

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