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Economia Fara Filiorum Petri

Consac, Idea Abruzzo denuncia l'ennesimo ritardo nei pagamenti

I dipendenti della società, braccio operativo del Consorzio Chietino dei rifiuti, non ricevono ancora lo stipendio di giugno, la quattordicesima e non hanno alcuna sicurezza di ricevere quello di luglio

L'estate del 2012, in Abruzzo, oltre che per i nomi dati alle varie ondate di caldo, verrà ricordata anche per i carrozzoni politici che senza ritegno alcuno e grazie a mille complicità si tengono in vita quasi artificialmente ma a spese della comunità.

Il riferimento dell'associazione ideAbruzzo e del gruppo Casale Futuro è, oltre all'Aca, al consorzio dei rifiuti del chietino che si trova sede a Fara Filiorum Petri: una discarica chiusa dal 2008 e nessuno degli obiettivi che avrebbe dovuto perseguire realizzato.

"Il Consorzio - spiegano in una nota stampa -  è socio al 51% nella società mista CONSAC che eroga materialmente il servizio di raccolta rifiuti in 20 comuni con circa 80 dipendenti. Oggi si riscontra un serio problema per i dipendenti della CONSAC che non ricevono ancora lo stipendio di giugno, la quattordicesima e non hanno alcuna sicurezza di ricevere lo stipendio di luglio. Lo storico problema del ritardo nel pagamento degli stipendi, la difficoltà a garantire le riparazioni dei mezzi e quindi anche la sicurezza dei lavoratori, è la risultante del fallimento politico-amministrativo e gestionale di questo consorzio e della società pubblico-privata collegata".

Il problema legato al pagamento degli stipendi ha già portato allo sciopero più volte negli ultimi due anni, ponendo il tema all'attenzione del Prefetto. "I sindacati che dovrebbero difendere gli interessi dei lavoratori - si legge ancora -  nulla proferiscono in merito al mancato pagamento degli stipendi. Eppure in questi momenti di forte crisi i lavoratori della CONSAC, visto che i cittadini hanno pagato le bollette, non dovrebbero temere nulla sotto l'aspetto occupazionale e di sicurezza del pagamento delle spettanze. Anzi, se si fosse operato in maniera corretta e puntuale, realizzando per tempo le giuste, ovvie e necessarie opere, dotando il consorzio delle strutture necessarie a svolgere il proprio compito istituzionale, senza sperperare soldi pubblici per poi accampare scuse, si sarebbe potuto e dovuto allargare la possibilità operativa facendo crescere l'azienda sino a poter pensare addirittura di aumentare il volume di affari e la capacità occupazionale". Invece solo clientelismi e campagne elettorali.

Per Sergio Montanaro, del Direttivo regionale IdeAbruzzo, "la  Regione dovrebbe commissariare questo carrozzone su due piedi, soprattutto per difendere seriamente il diritto al lavoro e la qualità dell'operato degli 80 dipendenti della CONSAC e delle loro famiglie non trasformandola nell'ennesima “morte aziendale” annunciata per la quale stracciarsi le vesti ed essere poi “costretti” ad imbastirci sopra la prossima campagna elettorale".

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