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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Automotive, le Regioni chiedono all'Unione Europea un commissario alla transizione industriale

La richiesta nel corso dell'annuale riunione della Alleanza delle Regioni Automotive (Ara), a Pamplona; per l'Abruzzo ha partecipato l'assessore allo Sviluppo Economico D'Amario

L’individuazione di Commissario europeo che abbia responsabilità per i percorsi di transizione industriale e dotato di un meccanismo europeo di risorse a sostengo di una transizione realmente sostenibile è stata chiesta dai rappresentanti dell’Alleanza delle Regioni Automotive (Ara) alla Commissione europea, nel corso della riunione annuale a Pamplona, in Spagna. Lo comunica l’assessore allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario, presente nella città spagnola in rappresentanza della Regione Abruzzo.

La richiesta è stata fatta alla presenza dei rappresentanti della Commissione europea e del Comitato delle Regioni, dalle 34 regioni europee coinvolte nella sfida legata alla transizione automobilistica, verde e digitale. “È un passaggio inevitabile – commenta l’assessore Daniele D’Amario – se veramente si vuole realizzare il passaggio epocale della transizione ecologica. L’Abruzzo in questo contesto è naturalmente pronto a fare la sua parte, in ragione soprattutto del fatto che la regione ospita uno dei poli Automotive più importanti e produttivi in Europa. Del resto – prosegue l’assessore – l’evoluzione dell’industria dell’Automotive e del relativo indotto rientra in una trasformazione industriale più ampia che interessa l’occupazione, gli affari sociali e la protezione dell’ambiente, e avrà pertanto un effetto profondo su una regione come la nostra ad altissima ‘vocazione automobilistica’”.

In tale transizione, un ruolo centrale ricoprirà anche la digitalizzazione dei processi, la riqualificazione delle competenze; in particolare l’istruzione e la formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento della forza lavoro, giocano un ruolo importante per una gestione efficace del cambio di paradigma sia per i produttori che per i consumatori finali. Il passaggio alla mobilità climaticamente neutra esige, infatti, non solo nuovi sistemi di propulsione e nuove auto (connesse e a guida autonoma), ma anche ingenti investimenti nell’economia circolare e nella progettazione di prodotti sostenibili completamente nuovi. 

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