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I balneari abruzzesi incontrano gli esponenti in parlamento: concessioni e fondo di competitività tra i temi

Il nodo Bolkestein al centro dell’assemblea in programma nella sede della Cna Abruzzo

I nodi legati alle principali emergenze della categoria, a cominciare dall’applicazione della “Direttiva Bolkestein” per le concessioni demaniali marittime, saranno al centro del confronto organizzato da Cna Balneari Abruzzo e in programma sabato 3 febbraio a Pescara con i parlamentari abruzzesi.

All'appuntamento, che si terrà alle ore 10,30 nella sede della Cna hanno assicurato la propria presenza i deputati Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Luciano D’Alfonso (Pd) e Giulio Sottanelli (Azione); con loro sarà presente anche la senatrice Gabriella Di Girolamo (Movimento 5 Stelle).

Diversi gli interventi in programma: previsti quello del coordinatore nazionale, Cristiano Tomei, che terrà la relazione introduttiva; della presidente nazionale Sabina Cardinali; dell’avvocato Ettore Nesi del Foro di Firenze. I lavori saranno aperti dal presidente della Cna Abruzzo, Savino Saraceni e dal direttore Graziano Di Costanzo, dopo i saluti del portavoce di Cna Balneari Abruzzo, Claudio Mille.

Nei giorni scorsi Cna Balneari era tornata a chiedere al governo la proroga delle attuali concessioni. "L’approssimarsi della data del 31 dicembre 2023 impone una proroga alla scadenza delle concessioni demaniali marittime, fluviali e lacuali. Tale proroga è necessaria per verificare il grado di disponibilità della risorsa spiagge: una verifica dalla quale non emergerà la necessità di riassegnare con evidenza pubblica le concessioni in essere, permettendo di conseguenza a 30mila imprese familiari di svolgere la propria attività, fare investimenti e continuare a mettere in campo l’attuale offerta turistica di qualità a livello internazionale.

La proroga - conclude in tal senso Cna Balneari - consentirebbe inoltre all’esecutivo di rinegoziare a livello europeo l’auspicata riforma del demanio".

Nel corso dell’incontro saranno anche illustrati i benefici che il mondo del turismo italiano – e dunque con loro anche le imprese balneari – potranno trarre dalle risorse previste dal Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche (Fri–Tur), reso operativo dal ministero del Turismo, e previsto dal Pnrr. A disposizione del settore ci sono ben un miliardo e 380 milioni di euro: il provvedimento favorirà, in chiave sostenibile e digitale, la riqualificazione di alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale, consentendo alle nostre imprese di essere maggiormente competitive sui mercati turistici internazionali.

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