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Economia

Arpa, Sangritana e Gtm: via libera della Regione a società unica

Il consiglio regionale ha approvato il provvedimento sulla realizzazione della società unica di trasporto regionale. La divisione ferro dovrà avere sede a Lanciano, quella in gomma tra Chieti e Pescara

Sangritana e Gtm saranno incorporate nella società Arpa. Lo ha deciso il consiglio regionale martedì sera approvando a maggioranza il provvedimento sulla realizzazione della società unica di trasporto regionale, attraverso la fusione con incorporazione in Arpa degli altri due sodalizi pubblici Gtm e Sangritana.

Hanno votato a favore la maggioranza di centrosinistra e i consiglieri del M5S, astenuto il centro destra, contrario il forzista Lorenzo Sospiri.

Si tratta di una legge quadro che dovrà essere corredata da provvedimenti attuativi: tra questi il piano industriale e un nuovo quadro normativo che un nuovo consiglio di amministrazione dovrà gestire. Ora spetterà ai cda delle tre aziende porre in essere tutti gli atti necessari alla creazione della società unica, presentando al Consiglio regionale la proposta di fusione che dovrà essere approvata dall'Assemblea.

LE DIVISIONI Contestualmente al progetto di legge, la Regione ha approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta su alcuni punti, a partire dall'organizzazione in divisioni: gomma urbano, gomma extraurbano e ferro. La divisione ferro, in particolare, dovrà avere sede a Lanciano e sarà dotata di autonomia organizzativa e finanziaria nel rispetto di quanto previsto dalle norme che disciplinano il certificato di sicurezza Ferroviaria. Le divisioni gomma avranno invece sede a Chieti e Pescara. Il marchio Sangritana sarà inoltre contenuto nel nome della nuova società, sempre a Lanciano troveranno sede tutte le attività commerciali delle tre 'vecchie' società.

CRITICHE. Per Mauro Febbo di Forza Italia, quella approvata in Consiglio regionale sarebbe una "riformetta con tanti dubbi". "Sono tanti - osserva -  gli aspetti che vanno affrontati con la massima attenzione e che bisogna chiarire per evitare che questo passaggio epocale per la nostra regione non finisca per partorire un gigante con i piedi di argilla. Per questo è necessario guardare al futuro con le giuste attenzioni e per questo bisogna saper essere lungimiranti, anche perché il 2016 è alle porte e con esso le gare per gli ambiti dove ci si confronta con i colossi francesi o olandesi e sopraTtutto con costi standard che ad oggi difficilmente si riesce a rispettare. Con grande senso di responsabilità, abbiamo permesso che il progetto  venisse approvato ma fissando un percorso di trasparenza e certezze negli atti amministrativi successivi". Febbo ha infatti presentato un emendamento "necessario per porre alcuni paletti e chiarire punti fondamentali come il progetto che sarà sottoposto ai 3 Cda e successivamente con il preventivo monitoraggio delle varie fasi  aziendali, a cominciare dall’esame del piano industriale".

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