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Economia

Accordo con la Soprintendenza per semplificare le procedure autorizzatorie nelle Zone economiche speciali

Protocollo d'intesa firmato tra il commissario della Zes Miccio e la soprintendente Collettini: impegno ad accelerare il rilascio di autorizzazioni e pareri obbligatori e vincolanti

Sottoscritto con la Soprintendenza Archeologica Belle arti e Paesaggio un protocollo d’intesa per la semplificazione delle procedure autorizzatorie nelle zone economiche speciali. L’accordo, firmato dal commissario Mauro Miccio e dall’architetta Cristina Collettini (soprintendente sia della sede di L’Aquila/Teramo sia di quella Chieti/Pescara), ha l’obiettivo di semplificare i modi e quindi i tempi di svolgimento delle funzioni amministrative.

Per ogni problematica dovesse insorgere (riguardante siti di interesse culturale e paesaggistico e quindi oggetto di tutela): “le parti si impegnano a partecipare a riunioni preventive all'adozione di ogni provvedimento, al fine di valutare congiuntamente le modalità di attuazione dell'azione amministrativa nel rispetto delle normative e dei principi generali di buon andamento, speditezza, efficienza ed efficacia, ai fini della migliore rispondenza degli interventi alle specifiche finalità perseguite dal legislatore con la normativa speciale adottata per le aree Zes. Le Soprintendenze, quindi si impegnano ad accelerare, per quanto di propria competenza, il procedimento di rilascio delle autorizzazioni e dei pareri obbligatori e vincolanti propedeutici al provvedimento di autorizzazione paesaggistica. Altro aspetto significativo è quello che riguarda la disponibilità della Sovrintendenza a organizzare incontri preliminari con i progettisti in maniera da avere una valutazione preventiva della compatibilità e dell’adeguatezza dell’intervento rispetto ai principi di tutela monumentale e paesaggistica”.

“Anche questo protocollo d’intesa – spiega il commissario Miccio - così come gli altri già sottoscritti con altre istituzioni, dalla Regione alla guardia di finanza fino ai prefetti, rientrano in un filone di semplificazione amministrativa per fluidificare le procedure con un approccio preventivo e che a monte cerca valuta e risolve eventuali problematiche. Non si tratta, quindi, di evitare controlli e verifiche, tutt’altro ma di applicare quanto previsto dalla legge nelle Zone economiche speciali che affida ai commissari particolari poteri finalizzati a migliorare il rapporto fra impresa e pubblica amministrazione e, quindi, ad accorciare la filiera delle procedure con procedimenti migliori o migliorabili in uno scambio virtuoso fra amministrazioni pubbliche. Non bisogna mai dimenticare o sottovalutare che tutto l’impianto legislativo delle Zes ha questo obiettivo: stimolare gli investimenti rimuovendo quegli ostacoli burocratici, mappati e reali, che oggi ritardano lo sviluppo che poi è crescita per l’intera comunità”.

“Sono fermamente convinta che le amministrazioni debbano essere un valido supporto per il cittadino e mai un ostacolo insormontabile – commenta la soprintendente Cristina Collettini - L'obiettivo dell’azione di tutela delle Soprintendenze è la qualità degli interventi nel pieno rispetto dell'esistente. La preventiva concertazione dei progetti più complessi ha proprio come finalità quella di trovare soluzioni rispettose dei contesti storico artistici e naturalistici frutto di dialogo e confronto. Su questo entrambe le Soprintendenze da me dirette stanno investendo molto con ottimi risultati”.

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