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Economia Casalbordino

Festa grande per i 120 anni della banca di credito cooperativo Abruzzi e Molise

L’istituto di credito più longevo delle due regioni celebrerà l'evento il 3 maggio con una 'giornata del ringraziamento' nella basilica di Santa Maria dei Miracoli a Casalbordino

Festa grande per i 120 anni della banca di credito cooperativo Abruzzi e Molise: l’istituto di credito più longevo delle due regioni celebrerà l'evento il 3 maggio con una 'giornata del ringraziamento' dalle 16.45 nella basilica di Santa Maria dei Miracoli a Casalbordino. Si inizierà con il convegno “L’attualità della dottrina sociale della Chiesa e l’esempio di don Epimenio Giannico". Interverranno don Bruno Bignami, direttore nazionale problemi sociali e del lavoro della Conferenza Episcopale Italiana e Padre Giuseppe Cellucci, O.M.I., autore della pubblicazione “Don Epimenio Giannico, un fiore del Giardino celeste”. Modererà l’incontro don Emiliano Straccini. Alle 18.30 seguirà la messa di ringraziamento, celebrata da monsignor Luciano Suriani, Nunzio Apostolico in Bulgaria e nella Macedonia del Nord. La funzione sarà animata dal coro polifonico del personale della Bcc. 

Era il 3 maggio del 1903 quando, nella parrocchia di Santa Croce, nel cuore di Atessa, don Epimenio Giannico chiamò a raccolta altri tre sacerdoti e undici notabili del luogo per dar vita alla Cassa Rurale cattolica di depositi e prestiti San Francesco d'Assisi, oggi Bcc Abruzzi e Molise. La fondazione avvenne in un periodo di profondi contrasti sociali, economici e politici, segnato dall’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, pietra miliare della Dottrina sociale della Chiesa. L'istituto di credito volle essere una risposta incisiva alle immense difficoltà in cui si muovevano gli agricoltori del tempo, stretti tra la miseria e un’usura dilagante.

“In questi lunghi anni - spiega il direttore generale Bcc, Fabrizio Di Marco - abbiamo affrontato e fatto del nostro meglio per risolvere i problemi di tanti, cercando di conciliare l’etica con l’onestà e il rigore. Per ciò la Bcc è differente, perché ha impresso nel proprio dna, l’attenzione alle esigenze della comunità e dei luoghi nei quali opera; perché vanta connotati di solidarietà e pari dignità; perché lavora per accordare fiducia e diffondere benessere. Ed è in questi valori, e nel tramandare essi, che una banca come la nostra trae e trarrà la forza nel futuro. Per questo i 120 anni di vita sono una ricorrenza particolare, un compleanno speciale: lo sono per la Bcc, per il territorio che presidia, per le molte famiglie e imprese che sono cresciute con noi”.

“Sono orgoglioso di poter dire, a nome mio e di tutte le governance passate e di quella presente, che la nostra è una Banca migliore, grazie all’operato quotidiano di persone che lavorano insieme, guidate da valori condivisi - aggiunge il presidente della Bcc, Vincenzo Pachioli -. Il successo aziendale, che declinato alla nostra Banca significa efficienza nella gestione e alti standard di qualità nei servizi, è l’unico modo che abbiamo per svolgere al meglio il nostro fondamentale ruolo di motore del progresso sociale nelle nostre comunità. Siamo convinti e determinati a continuare a svolgere la nostra funzione di banca locale e solidale, perché siamo i coltivatori diretti della cooperazione”.

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