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Salute

Vaccini anti Covid-19 nei bambini e negli adolescenti: la parola alla Clinica pediatrica

La Clinica pediatrica di Chieti organizza un seminario nazionale

La Clinica pediatrica di Chieti, diretta dal professor Francesco Chiarelli, organizza un seminario online sui vaccini per Sars-CoV2 (Covid-19) nei bambini e adolescenti.

L'appuntamento è per giovedì 1 luglio, alle ore 15 [qui il link per partecipare]. Il seminario sarà tenuto da Gian Vincenzo Zuccotti, professore ordinario di Pediatria dell’università “Statale” di Milano, direttore della Clinica pediatrica dell’Ospedale “V. Buzzi” di Milano e preside della facoltà di Medicina. Sono stati invitati tutti i pediatri della regione Abruzzo e gli specializzandi in Pediatria di numerose scuole di specializzazione anche di altre regioni.

La pandemia da Covid-19 nei più piccoli

Su scala mondiale, la popolazione pediatrica rappresenta circa il 7% del totale dei casi confermati, con una distribuzione per classe d’età che aumenta progressivamente dall’età neonatale a quella adolescenziale. 

In Italia al 09.06.2021 su un totale di 4.218.979 di casi di Covid-19, il 5,5% (n= 231.338) riguarda la fascia di età 0-9 anni, mentre il 9,6% (n= 406.460) la fascia di età 10-19 anni. 

Nella regione Abruzzo in un anno di pandemia si è osservata l’infezione da SARS-CoV-2 in oltre 7.000 bambini e adolescenti (11% dei casi totali), di cui il 50% è stato rappresentato dalla fascia di età 11-17 anni.

"In età pediatrica - si legge in una nota della clinica dell'ospedale di Chieti -  i sintomi da infezione da Covid-19 risultano essere spesso più lievi rispetto a quelli sviluppati dagli adulti, ma una piccola percentuale di bambini può necessitare di ricovero in ospedale e in terapia intensiva, soprattutto in presenza di fattori di rischio quali l’età inferiore ad un anno, la carica virale elevata e la presenza di comorbidità (ad esempio, asma bronchiale, fibrosi cistica, cardiopatie, ecc.).

In alcuni bambini è possibile la comparsa di una sindrome multisistemica iperinfiammatoria (MIS-C) che segue di 2-6 settimane l’infezione da SARS-CoV-2 e che rappresenta una delle complicanze più gravi della Covid-19 in età pediatrica.

In termini di sanità pubblica, la fascia di età pediatrica e adolescenziale può fungere da serbatoio per la diffusione del virus nell’intera popolazione. Pertanto, la possibilità di vaccinare bambini e ragazzi tra i 12 e i 17 anni rappresenta un'importante opportunità per ridurre lo sviluppo di malattia, la circolazione del virus e con esso la possibilità di generare nuove varianti. Questa scelta proteggerà sia i bambini consentendo loro di riprendere con maggiore sicurezza l’attività scolastica, sia le loro famiglie riducendo la possibilità di contagio".

La Società Italiana di Pediatria, pur riconoscendo la priorità vaccinale per le categorie a rischio (bambini con comorbidità), raccomanda un intervento vaccinale globale in tutte le età e in tutte le popolazioni del mondo.

Attualmente la vaccinazione approvata pe la fascia di età 12-18 anni dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, dalla European Medicine Agency (EMA) in Europa e dalla Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in Italia è quella ad mRNA (Pfizer-Biontech). Si attendono entro la fine dell’anno i risultati della sperimentazione eseguita in molti Paesi nella fascia di età 6 mesi-12 anni.

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