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VIDEO-Sequestri alla Esplodenti Sabino, Forum H20: "Non siamo sorpresi, ma chi non ha vigilato?"

Il referente De Sanctis chiede di far luce anche su eventuali responsabilità amministrative nelle presunte omissioni nella pratica dell'azienda in cui il 21 dicembre sono morte tre persone

"Quello che emerge dalle indagini della procura sulla questione ambientale della Esplodenti Sabino non ci sorprende".

Così il forum abruzzese dei movimenti per l'acqua commenta il sequestro preventivo richiesto dalla procura di Vasto per presunti reati ambientali, nello stabilimento dove, tre mesi fa, morirono tre operai per una deflagrazione. 

Ora, il forum chiede di far luce sulle responsabilità non solo penali dell'incidente, ma anche di avviare verifiche amministrative: "Incredibili le falle raccontate nei quattro esposti a cui abbiamo lavorato". Inoltre, invoca un piano di indagini ambientali per escludere contaminazione di suolo e acqua.

"Quello che, grazie al grande lavoro messo in piedi della procura di Vasto e dagli inquirenti sta iniziando a uscire sulla questione ambientale della terribile vicenda della Sabino Esplodenti, strettamente connessa a quella della sicurezza, purtroppo non ci ha sorpreso", commenta Augusto De Sanctis del Forum H20.

"Negli esposti a cui abbiamo lavorato, emergevano criticità a nostro avviso del tutto evidenti e fatti che ci hanno lasciati quasi increduli. Alcuni di questi probabilmente devono essere ancora approfonditi nel prosieguo delle indagini vista anche l'ampiezza della problematica. Ovviamente la vicenda penale farà il suo corso e continueremo a dare come sempre il nostro contributo fattivo ma ci sono falle evidenti nel sistema amministrativo - accusa - a partire dal Comitato Via regionale, dell'Arta, della Prefettura di Chieti e dal Ctr, a cui devono essere date immediatamente spiegazioni per porre i doverosi rimedi".

"Come Forum H2O - aggiunge - riteniamo assolutamente sconcertante che nessuno tra gli enti di controllo, dall'Arta alla Prefettura di Chieti, dal Ctr retto dai vigili del fuoco al Comitato Via della Regione Abruzzo, pare essersi accorto in questi anni delle evidenti anomalie che in pochi giorni di analisi dei documenti e delle foto aeree del sito sono emerse ai nostri occhi".

"Il Comitato Via della Regione Abruzzo - prosegue De Sanctis - ha avuto la pratica di ampliamento dell'azienda per cinque anni, adottando un peculiare (eufemismo) parere favorevole alla riorganizzazione dell'impianto in cui allo stesso tempo si richiedeva di assoggettare a Via l'intero impianto esistente, senza ulteriori provvedimenti. Una evidente contraddizione messa nero su bianco solo un mese prima del terribile incidente rilevante in cui hanno perso la vita tre operai".

"Possibile che nessuno al Comitato Via in questi 5 lunghi anni abbia fatto qualche verifica su un'azienda a rischio di incidente rilevante sottoposta, almeno sulla carta a stringenti regole fissate dalla direttiva Seveso? Possibile che il Forum H2O abbia impiegato poche ore di analisi delle foto aeree, disponibili sui siti web della Regione e del ministero, per scoprire che l'impianto in questione era stato largamente modificato negli anni senza procedere con la obbligatoria Valutazione di Impatto Ambientale? Come mai, visto che il Servizio Via per legge deve verificare la completezza della domanda fin dal suo avvio, nessuno ha chiesto dove fosse l'Autorizzazione Integrata Ambientale obbligatoria per le aziende che producono esplosivi?".

"A latere delle vicende penali - conclude De Sanctis - un serio ragionamento sullo stato delle strutture deputate alle procedure ambientali della regione è assolutamente necessario. Dal loro potenziamento, a partire dal personale impegnato e dalla trasparenza - non è possibile, ad esempio, che sui siti Seveso non vi siano documenti consultabili dalla popolazione online e che l'ArtaA e il Ctr non abbiano un sito web all'altezza in cui pubblicare i dati dei controlli e dello stato ambientale - ai meccanismi di funzionamento, come molte questioni sulla definizione delle responsabilità del comitato Via e del servizio Via rispetto alle procedure di legge, a partire dalle verifiche di ottemperanza alle prescrizioni. Infine, viste le problematiche che stanno emergendo dalle indagini, è urgente attuare per il sito della Sabino esplodenti e per le aree circostanti un piano di caratterizzazione ambientale per escludere contaminazioni di suolo e acque sotterranee".

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