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A Vasto si devono abbattere 85 cipressi, ma il Wwf chiede trasparenza: "Forse danneggiati dai lavori"

L'associazione chiede l’applicazione del regolamento per la gestione del verde pubblico e privato che, accusa, "viene ignorato anche da chi lo ha approvato”

L’amministrazione comunale di Vasto, con ordinanza sindacale del 30 marzo, ha predisposto il taglio di 85 esemplari di cipresso di Leyland posti al confine tra il Mc Donald’s e l’area verde della piscina comunale. Secondo l’amministrazione comunale, le piante sono tutte da abbattere perché alcune sono secche e, comunque, tutte “a elevata propensione al cedimento”. 

Ma per l’associazione Wwf  Zona Frentana e Costa Teatina il taglio non è la soluzione. Per questo, ha inviato una nota al comando della polizia municipale di Vasto e agli uffici comunali competenti, chiedendo l’applicazione del regolamento per la gestione del verde pubblico e privato. 

Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione: “Abbiamo chiesto di verificare se la recente realizzazione del viale pedonale che costeggia il Mc Donald’s, avvenuta a pochi decimetri dai fusti delle piante di cipresso, abbia danneggiato le radici fino a farle morire. In alcuni punti è evidente come la gettata di cemento che costituisce la base del marciapiede è a circa 40 centimetri dai fusti delle piante. In altri punti infatti, si è potuta constatare la lesione delle cortecce e rotture dei rami, che secondo alcuni cittadini, sono conseguenza dei lavori avvenuti pochi mesi orsono".

Il Wwf, inoltre, ha chiesto alla municipale di verificare se sia stata attuata la “compensazione ambientale” prevista dal regolamento comunale: “Ogni albero abbattuto deve essere sostituito all’interno della medesima area privata o in altra area privata all’interno del territorio comunale con alberi della stessa specie botanica o di altre specie, autoctone, di provenienza genetica locale, secondo un progetto coerente”. 

Altra questione sollevata dall'associazione è anche "il rischio di incorrere in illecito penale per gli operatori addetti al taglio degli alberi in quanto in questo periodo ci potrebbero essere nidi o dei pulli di avifauna selvatica tutelati dalla normativa vigente, infatti l’abbattimento di alberi in periodi riproduttivi è vietato anche dal regolamento".

L’associazione ambientalista conclude: “Assistiamo continuamente all’abbattimento di alberi e a capitozzature vietate. Chiediamo l’istituzione di un ufficio comunale che si occupi di applicare il regolamento del verde che, di fatto, viene ignorato anche da chi lo ha approvato”.

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