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Consegnati in Soprintendenza i reperti e la moneta del 1800 rinvenuti nella Grotta del Cavallone

Un'importante testimonianza storica: gli speleologi dello Speleoclub Chieti hanno consegnato i reperti archeologici rinvenuti durante l'ultima campagna di esplorazione nel parco nazionale della Majella

Sono stati consegnati nei giorni scorsi in Soprintendenza i reperti archeologici rinvenuti dallo Speleoclub nella Grotta del Cavallone.

I soci dello Speleoclub di Chieti hanno consegnato i reperti archeologici in ceramica e monete rinvenuti durante una campagna di esplorazione, autorizzata dal parco nazionale della Majella, nella Grotta del Cavallone nei Comuni di Taranta Peligna e Lama dei Peligni a circa 1450 metri di altitudine. 

Durante una battuta esplorativa in fondo al pozzo del Cratere Anfiteatro, gli speleologi hanno rinvenuto una moneta in rame risalente all’epoca dell’Unità d’Italia, ricoperta parzialmente da uno strato di ossido verde, dove però era chiaramente visibile l’anno di conio su un lato, e l’effige del Re, con tanto di dicitura Vittorio Emanuele II Re d’Italia, sull’altro lato.

Alla consegna nella sede della Soprintendenza a Chieti c'erano la soprintendente Rosaria Mencarelli e l'archeologa Rosanna Tuteri, i soci dello Speleoclub Aurelio D'Urbano,Gabriele La Rovere e Fabrizio Di Primio, il vicesindaco di Lama dei Peligni Tiziana Di Renzo e il consigliere comunale di Taranta Peligna Mattia Garzia.

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