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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Sindaci in strada per la Statale 81 ancora chiusa: "Più rispetto per le aree interne" [FOTO e VIDEO]

Protesta pacifica di 15 primi cittadini, in fascia tricolore, per i disagi alla viabilità: "Ci vuole un'ora e mezza per arrivare all'ospedale di Chieti, disagi anche per chi lavora e per il turismo"

Quindici sindaci sono scesi in strada questa mattina, 7 agosto, per protestare contro la Ss 81 Piceno-Aprutina ancora chiusa a due mesi dallo smottamento.

I primi cittadini di Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Fara San Martino, Gessopalena, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palena, Palombaro, Roccascalegna, Taranta Peligna e Torricella Peligna, si sono ritrovati alle 9 all'incrocio tra la Ss81, la Sp95 Casoli-Fara San Martino e la Provinciale Casoli-Ascigno (zona comando vigili del fuoco di Casoli) con indosso la fascia tricolore.

Una protesta “pacifica” come l'hanno definita per sollevare i disagi che la chiusura del tratto stradale – il cantiere è in corso ma non ci sono date per la riapertura – causa ai cittadini delle aree interne.

“Una protesta pacifica per sollevare il disagio che i comuni della zona pedemontana e montana stanno subendo a causa dello smottamento di una strada, unico collegamento dall'area metropolitana Chieti-Pescara – dice Donatello Di Prinzio, sindaco di Guardiagrele - Si sta creando grosso disagio a chi deve raggiungere posti lavoro, per la mobilità scolastica e soprattutto, in questo periodo, per il turismo. Le deviazioni alternative stanno creando grossi problemi alla viabilità comunale e provinciale, chiediamo maggiore attenzione alle istituzioni”.

“Una iniziativa condivisa, scevra dalle appartenenze partitiche, per rivendicare la giusta considerazione che le aree interne meritano – commenta Mario Zulli, sindaco di Gessopalena - Questa mattina, insieme a tanti colleghi sindaci e ai cittadini, abbiamo manifestato per evidenziare la condizione di precarietà in cui versa la viabilità dei nostri territori, aggravata dal perdurare della chiusura della Ss81. Viabilità che è elemento indispensabile per le nostre comunità per accedere a quei servizi essenziali, quali la sanità e l'istruzione, oggetto negli ultimi anni di un drastico processo di razionalizzazione. A nulla serviranno gli sforzi nel programmare una gestione condivisa dell'offerta turistica, delle scuole, dei servizi sanitari se non accompagnati da un'azione concreta da parte degli enti e delle istituzioni sovraordinati tesa a salvaguardare le nostre strade e più in generale le nostre aree interne”.

“Da Lama dei Peligni, con la strada chiusa, ci vuole un'ora e mezza per arrivare all'ospedale di Chieti – parla per esperienza la sindaca Tiziana Di Renzo, in stato interessante – Tante persone del nostro territorio si trovano distanti dai centri sanitari maggiori più vicini. Speriamo quindi che Anas, Regione e Provincia possano ascoltare le nostre voci”.

“Insieme per chiedere più rispetto verso aree interne. Oggi lo chiediamo a gran voce sulla viabilità. A breve ci rivedremo per la sanità ormai al limite. Insieme dalla parte del territorio!”, commenta Danilo D'Orazio, sindaco di Civitella Messer Raimondo.

I sindaci annunciano infatti prossime manifestazioni per la sanità, servizi essenziali come la scuola e per lo sviluppo turistico.

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