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Martedì, 30 Aprile 2024
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Cascate del Verde, preoccupazioni del Wwf per il progetto della Sasi: "Potenziali rischi"

"Dalla documentazione prodotta emergono diverse criticità e potenziali impatti che non vengono approfonditi nello studio per la valutazione d'incidenza e nelle relazioni allegate", denuncia l'associazione

Il Wwf Abruzzo esprime forte preoccupazione per il progetto della Sasi “Opere di completamento del PS 29/276 – lavori di costruzione opere preliminari di captazione della falda basale di monte Porrara e sorgente Surienze e per i potenziali rischi che l'eventuale implementazione potrebbe comportare per le cascate del Verde.

La sorgente Surienze, posta nel comune di Rosello, è una delle principali sorgenti che alimentano il torrente Rio Verde, che a sua volta genera le imponenti cascate del Verde e contribuisce alla portata complessiva del fiume Sangro.

"La memoria - ricorda il Wwf - non può non ritornare ai primi anni Novanta, quando si impedì la captazione della Surienze promossa dal Consorzio Acquedottistico del Chietino per alimentare i comuni dell’Alto Vastese grazie alla mobilitazione in primis dei cittadini di Borrello e la costituzione di un ampio movimento in difesa delle cascate del Verde, che coinvolse i Comuni, la Comunità Montana, le associazioni ambientaliste e gran parte della società civile di allora.

Il risultato di quella mobilitazione fu la costituzione dell’Oasi Wwf nel 1998 e nel 2001 con apposita legge regionale l’istituzione della riserva naturale regionale delle cascate del Verde.

"Dalla documentazione prodotta emergono diverse criticità e potenziali impatti che non vengono approfonditi nello studio per la valutazione d'incidenza e nelle relazioni allegate", denuncia l'associazione.

"Prima di valutare nuove captazioni - dice il Wwf - è opportuno sviluppare ulteriormente azioni concrete per evitare gli sprechi idrici lungo le linee esistenti. In ogni caso, eventuali ipotesi progettuali non possono essere prese in considerazione senza aver accuratamente studiato il regime idrologico del torrente Rio Verde e degli altri corsi d'acqua interessati. Bisogna valutare anche altre ipotesi e capire le condizioni di un torrente che, in considerazione anche della natura carsica, vista la presenza di due inghiottitoi che si trovano circa 70 e 40 metri dal primo salto della cascata e le modificazioni del regime pluviometrico legate ai cambiamenti climatici, hanno già “lasciato a secco” le cascate per la prima volta nel 2023 anche durante l'inverno. In precedenza si erano registrati fenomeni simili nel 1990, 1996 e nel 2008 e recentemente con frequenza più ravvicinata 2021, 2022 con periodi più lunghi".

"Eventuali captazioni o modificazioni del regime attuale in una realtà già sotto pressione dei cambiamenti indotti dal clima - è il commento dell'associazione ambientalista - avrebbero sicuramente impatto potenziale sulla biodiversità locale, in particolare sul gambero di fiume e la lontra. La riduzione del flusso d'acqua potrebbe compromettere radicalmente le condizioni di vita di queste specie protette, insieme all'habitat 7220 - Sorgenti pietrificanti con formazione di tufi (Cratoneurion), comunità che si sviluppano in prossimità di sorgenti e pareti stillicidiose e che danno origine alla formazione di travertini o tufi per deposito di carbonato di calcio sulle fronde. Si tratta quindi di formazioni vegetali spiccatamente igro-idrofile che prediligono pareti, rupi, muri normalmente in posizioni ombrose, prevalentemente calcarei, ma che possono svilupparsi anche su vulcaniti, scisti, tufi, legate alla presenza dell'acqua e delle cascate. Le conseguenze negative della scomparsa delle cascate sarebbero oltre che sulla biodiversità anche dal punto di vista turistico poiché verrebbe meno l'attrattore di maggior impatto emotivo. Dal 2021 a oggi, 65.000 turisti hanno visitato l'Oasi e le conseguenze economiche di una diminuzione dell'affluenza turistica alle cascate del Verde preoccupano la comunità locale. L'economia, derivante da migliaia di visitatori annuali, potrebbe subire un duro colpo, con ricadute negative su occupazione e sviluppo commerciale nella zona".

"Inoltre - continua il Wwf - è utile ricordare che nel 2019 il consiglio comunale ratificò con DCC n. 34 del 16/12/2019 la protesta contro il progetto di captazione acque sorgente 'Surienze' ufficializzata con DCG n. 38 del 12/11/2019. Pertanto, chiediamo di ripensare il progetto e abbandonare qualsiasi ipotesi di captazione futura che possa mettere a rischio le cascate del Verde e il raggiungimento dei livelli di conservazione del sito Natura 2000 IT7140212 'Abetina di Rosello e cascate del Rio Verde', considerando attentamente gli impatti ambientali e socio-economici della captazione della Surienze. La necessità di preservare le cascate del Verde non è solo un dovere ambientale, ma anche un pilastro per l'identità e lo sviluppo sostenibile della Comunità che la difese già nei primi anni Novanta del secolo scorso".

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