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No allo stralcio delle cartelle fino a mille euro, il Comune: "No a misure spot, ma servizi concreti per le fasce più deboli"

Il sindaco Ferrara, l'assessore Della Penna e il presidente di commissione Raimondi spiegano la scelta di non aderire all'agevolazione: "Non preclude la rottamazione e tutela l'ente in predissesto"

“Pensiamo ai soggetti più vulnerabili con le risorse investite nel piano e nella programmazione sociale e abbiamo sostenuto la comunità con oltre 1.6000.000 euro di sgravi sulla Tari, misure a cui possono accedere tutti i contribuenti e non solo quelli che hanno carichi aperti all’Agenzia delle entrate riscossione, come accade per l’utenza potenziale interessata dalla rottamazione delle cartelle fino a 1.000 euro”. Così il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Finanze Tiziana Della Penna e il presidente della Commissione Bilancio Edoardo Raimondi, spiegano la scelta di non aderire alle agevolazioni per i cittadini che hanno debiti di importo residuo fino a mille euro.

“La scelta del nostro diniego ad aderire, che anima tanto la Lega a mezzo stampa, nasce da queste importanti premesse: il provvedimento non agevola tutti i contribuenti, ma solo quelli che hanno pendenze affidate all’Ader, crea disparità di trattamento fra contribuenti, perché si rivolge solo a una parte dell’utenza e, peraltro, non ci consente di capire, fra questi, quali siano effettivamente quelli 'più vulnerabili' o economicamente in difficoltà – chiariscono gli amministratori - Inoltre, il mancato introito di circa 300.000 euro, conseguente all’adesione, avrebbe esposto l’ente a una perdita non in linea con gli obiettivi del piano di riequilibrio economico e finanziario approvato oltre un anno fa. Inoltre, nonostante il diniego contenuto nella delibera approvata dalla giunta, tutti i contribuenti, ai sensi dell’art. 1 comma 231 della legge 197 del 2022, possono aderire alla rottamazione per tutti i carichi affidati sempre ad Ader e riferiti all’intervallo di tempo che va dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022”.

“La scelta della nostra amministrazione, come orientamento sul tema, non è quella di creare o aderire a nuove forme di condoni che nascono da misure spot, ma quella di fornire servizi concreti a vantaggio delle fasce più deboli, operative sempre – continuano - Infatti in questi due anni abbiamo agito direttamente sostenendo le fasce maggiormente in difficoltà, anche attraverso la messa a disposizione di oltre 1.600.000 euro di euro di sgravi per la Tari destinata in primis alle utenze domestiche, dunque alle famiglie e alle imprese, allargando persino i limiti dell’Isee perché fosse il più ampio possibile. Non solo, attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, abbiamo agevolato azioni strutturali, questo sia attraverso il piano sociale distrettuale, sia con la progettazione sociale legata al Pnrr. Nel primo caso, il piano sociale, si parla di 16 nuovi servizi previsti e oltre 2 milioni in più gli investimenti per attuarli e renderli funzionali all’attività amministrativa. Fra gli obiettivi: mantenere i servizi che c’erano e ampliare quelli per le aree di maggiore fragilità (assistenze domiciliari per minori, anziani, disabili e soggetti fragili); rendere il sociale e i servizi previsti anche un attrattore per il territorio, capaci di promuovere un nuovo sviluppo urbano capace di invertire la tendenza consolidata al progressivo spopolamento che la nostra città vive da anni. Nel secondo caso, progettazione sociale del Pnrr, parliamo di un lavoro che ci ha consentito di mettere insieme risorse per circa 60 milioni di euro”.

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