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È morto l'artista Luigi Angelucci: viveva da mezzo secolo in Venezuela, ma non aveva mai dimenticato Lanciano

Nato nel cuore del centro storico, dove sin da giovanissimo si era fatto notare per il suo talento, nella sua città natale aveva organizzato pochi anni fa una mostra

Era nato nel centro storico di Lanciano, nel quartiere Civitanova, 83 anni fa. E tre giorni fa l'artista Luigi Angelucci, che non aveva mai spezzato il legame con la sua città di origine, è morto a Caracas, in Venezuela. 

La notizia è stata diffusa dal sindaco Mario Pupillo, che lo ricorda "con quegli occhi sempre aperti alla meraviglia, mai sazi di vita e di vite, una persona speciale che ha amato la vita, il rischio di viverla a pieno e la sua terra. Anzi, le sue terre". 

In Sudamerica, Angelucci si era trasferito alla fine degli anni Cinquanta, dopo aver già lasciato il segno come artista a Lanciano, in cerca di una vita migliore in compagnia delle due sorelle. 

"Un artista poliedrico e instancabile, un ricercatore capace di innovare e di rigenerarsi". Così, proprio Pupillo, aveva raccontato l'artista nella prefazione al catalogo della mostra organizzata nel 2015 a Lanciano, "The Artist". 

"La sua storia è un film - proseguiva -  che ovviamente non ha ancora un finale e ci auguriamo sia il più lontano possibile perché gli sia consentito di portare a termine quanti più progetti e di realizzare tutti i sogni".

"Il finale è arrivato - dice oggi Pupillo - ma rimane con noi tutta la trama della sua lunga vita, sazia di anni e di progetti, di cui farò e faremo tesoro. Le case che Angelucci ha disegnato ricordano un grande abbraccio: quello che ora vorrei dargli a nome di una città intera, grati per tutte le cose belle che ci ha lasciato. Ai familiari, agli amici arrivi il nostro abbraccio per la perdita di un vero maestro, un artista e un figlio di Lanciano che non dimenticheremo mai. Addio Luigi, buon viaggio", conclude, a nome di tutti i lancianesi.

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