rotate-mobile
Attualità

Poche strutture e supporto per le mamme in Abruzzo: il nuovo rapporto “Le Equilibriste - La maternità in Italia 2023” di Save the Children

Manca una rete capillare di sostegno e supporto alle mamme e ai loro bambini, ma l’Abruzzo si distingue per il numero di centri antiviolenza

L’Abruzzo non ne esce bene dal nuovo rapporto “Le Equilibriste - La maternità in Italia 2023”, realizzato per l’ottavo anno consecutivo da Save the Children. La maternità in Italia e in particolar modo nelle regioni del Centro Sud è fortemente a rischio, una condizione difficile con cui devono fare i conti ogni giorno moltissime donne.

Non è un caso se il tasso di natalità sia sceso, tanto che il 2022 ha sancito il minimo storico delle nascite in Italia. Si fanno nettamente meno figli, e vale anche per i genitori stranieri. Le madri in età fertile sono sempre meno e chi diventa mamma, lo fa sempre più tardi: la media è 32 anni, una delle più alte in tutta Europa. Inoltre molte famiglie vivono in povertà assoluta e altre sono a rischio povertà. Uno scenario sconcertante.

L’ottava edizione del rapporto “Le Equilibriste” di Save the Children - l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro -, diffuso in prossimità della Festa della Mamma, che traccia un bilancio aggiornato delle molte sfide che le donne in Italia devono affrontare quando diventano mamme. Come ogni anno, lo studio include anche l’Indice delle Madri, elaborato dall’Istat per Save the Children, una classifica delle Regioni italiane stilata in base alle condizioni più o meno favorevoli per le mamme.

La situazione in Abruzzo

La nostra regione non eccelle in quasi nessun campo. L’Abruzzo (97,5) si posiziona al 15° posto dell’Indice generale di questa particolarissima classifica delle regioni più o meno “amiche delle mamme”. Sconta una strutturale carenza di servizi e lavoro.

Male anche per l’area demografia, per la quale si colloca al 14° posto. Stessa posizione anche sul fronte lavoro, dove i dati dell’occupazione delle mamme non sono poi così buoni, e per quanto riguarda la percentuale di donne in organi politici a livello locale in Abruzzo. Sempre al 14° posto per la soddisfazione soggettiva.

Sale di una posizione, al 13° posto, per l’area salute, che riguarda mortalità infantile nel primo anno di vita e consultori attivi per abitante. Mentre scende al 16° posto per quanto riguarda l’offerta di servizi, discontinua o assente.

L’unico dato davvero positivo è quello che riguarda l’area violenza di genere, che riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio. Qui l’Abruzzo si colloca nella top ten posizionandosi al 6° posto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Poche strutture e supporto per le mamme in Abruzzo: il nuovo rapporto “Le Equilibriste - La maternità in Italia 2023” di Save the Children

ChietiToday è in caricamento