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Domenica, 28 Aprile 2024
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Lavori di consolidamento sul Corso, divieti in centro a Lanciano

Divieto di accesso fino al 30 giugno per i veicoli che provengono da piazza Plebiscito, che hanno l'obbligo di svolta a destra. Critica la minoranza: "Solo un palliativo"

Lavori di consolidamento del piano stradale sono iniziati sulla parte bassa di corso Trento e Trieste, a Lanciano, interessata nel 2018 da un pericoloso fenomeno di dissesto idrogeologico che creò una voragine al di sotto di alcuni locali commerciali.

I lavori andranno avanti fino al 30 giugno e impongono alcuni cambiamenti alla viabilità del centro: il divieto di accesso su corso Trento e Trieste, nel tratto compreso tra via Monsignor Tesauri e via Salita della Posta, per chi impegna corso Trento e Trieste provenendo da piazza Plebiscito, con conseguente obbligo di svolta a destra, e divieto di sosta, con la sanzione accessoria della rimozione, nello stesso tratto.

Gli interventi stanno suscitando le critiche della minoranza. “L'intervento davanti ad alcuni locali commerciali nella parte bassa di corso Trento e Trieste, dal costo di oltre 50mila euro prelevati dal fondo di riserva 2022, lascia grandi perplessità e solleva dubbi e contraddizioni -afferma la consigliera comunale di LancianoxTutti, Rita Aruffo - Uno dei primi interventi diretti di questa amministrazione, a testimoniare che non mancano le risorse ma si tratta di stabilire le priorità”.

“Mentre da una parte con un palliativo si intende rafforzare superficialmente una piccola porzione del Corso che negli anni passati ha subito un pericoloso fenomeno di dissesto idrogeologico – sostiene Aruffo - nessun investimento sostanziale sul dissesto idraulico è stato finora inserito a bilancio, come richiedemmo con esplicito emendamento al bilancio 2022 per proseguire il lavoro fatto negli anni passati con l'università e con un team di esperti. Verificheremo ora quali interventi saranno previsti nel bilancio 2023”.

“Nella zona, tra l'altro – evidenzia la consigliera di minoranza - vista la sensibilità che ora l'amministrazione vuole mostrare sul rafforzamento superficiale dell'area per giustificare l’intervento, è stata abbondantemente tollerata in questi mesi la sosta selvaggia delle auto ad 'appesantire', oltre al doppio senso ristabilito, la zona che invece ora si ritiene necessario rinforzare, senza però ulteriori indagini nel sottosuolo”.

“Sul dissesto idrogeologico, altro tema sbandierato in campagna elettorale come il Parco Diocleziano, per ora nulla, mentre rappresenta un’azione non più rinviabile: basti pensare a quanto avvenuto nelle settimane passate ma, anche su questo, non sembrano arrivare risposte né dalla regione né dal Pnrr. L'amministrazione Paolini – conclude Aruffo - continua a muoversi in modo contraddittorio con il retrogusto di interventi raffazzonati, talvolta ad personam e che destano grandi perplessità”.

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