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Jova Beach Party, nuove polemiche: "Tante le criticità ambientali rilevate"

Quattro associazioni presentano osservazioni sulla procedura di Valutazione di incidenza ambientale per il maxi concerto in spiaggia a Vasto

“Jova Beach Party, ci sono plurime criticità ambientali”. È quello che sostengono le associazioni Lipu (Lega italiana protezione uccelli), Stazione ornitologica abruzzese, Arci Vasto e Gruppo fratino Vasto, che martedì 19 luglio terranno a Pescara una conferenza stampa per illustrare le osservazioni sulla procedura di Valutazione di incidenza ambientale del Jova Beach Party di Vasto.

“È inconcepibile nel 2022 rendere 'calpestabile' un corso d'acqua naturale come Fosso Marino tombandolo solo per realizzarvi sopra uno spettacolo”, dichiarano le associazioni, “ricordiamo che, a causa di una contestatissima e singolare norma regionale che affida ai comuni la competenza per tale procedura ambientale, sarà lo stesso comune, il principale fautore del concerto, a procedere alla valutazione della documentazione depositata dall'organizzazione del concerto”.

“Tante le criticità sollevate, con palesi incongruenze”, sostengono gli ambientalisti, “rispetto a questioni rilevanti come, a mero titolo di esempio, lo stato ambientale di Fosso Marino, lo spostamento delle giostre in aree importanti per il Fratino, il disturbo acustico”.

“Riteniamo sconcertanti”, proseguono, “le dichiarazioni dell'amministrazione comunale che nel 2022, dopo decenni di chiacchiere sulla corretta gestione dei corsi d'acqua naturali, rivendica di aver reso Fosso Marino 'calpestabile'. In caso di nubifragio che accadrà?”.

La conferenza di martedì sarà anche l'occasione per fare il punto sulle tante problematiche emerse in varie località italiane a causa dell'uso come luogo per grandi eventi delle spiagge, che non sono meri cumuli di sabbia inerte ma il sito dove vivono piante e animali sempre più rari.

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